Il Ministero dell’Interno, Marco minniti, è intervenuto con forza in merito agli ultimi episodi di violenza politica avvenuti sia a Palermo che a Perugia, dichiarando: “Tolleranza zero con i violenti, ma è sbagliato parlare di situazione d’emergenza”.

Voto e Mafie

Minniti stesso ieri 21 Febbraio 2018, ha lanciato insieme al guardasigilli Andrea Orlando un’allarme molto importante sul voto, evidenziando il rischio concreto di condizionamento delle mafie all’interno della campagna elettorale e dopo la presentazione del rapporto annuale antimafia il monito giunto dal Viminale è: “Dobbiamo tenere alta la guardia”.

Abbassare i toni

Da Palazzo Chigi la violenza politica che agita in queste ore la campagna elettorale, sembra non demordere e le scintille dopo gli ultimi episodi, in particolare quelli di Perugia e Palermo fanno rimanere alta la tensione. Il ministero dell’Interno invita nuovamente gli esponenti dei partiti ad abbassare i toni, le reazioni politiche con le tensioni e le accuse reciproche non tendono a smorzarsi e lo scenario di un contesto sempre più sul filo dello scontro sembra prendere sempre più piede in questi giorni di fervore pre-voto.

Da Roma a Milano, a Genova, Torino, Napoli, Bologna e Palermo chi manifesta potrà farlo sulla base del principio della libera espressione, il Viminale non vieterà le piazze ma nessun limite potrà essere superato.

Allerta nella Piazze

Massima allerta nelle manifestazioni che si svolgeranno nei prossimi giorni, una particolare attenzione va al corteo più imponente, quello di Roma che si svolgerà sabato 24 febbraio, con partenza alle 13:30 da Piazza della Repubblica: la manifestazione è stata organizzata dall’A.N.P.I, associazione di stampo antirazzista e antifascista, che vedrà sfilare in prima linea il PD, Liberi uguali e la CGIL con lo slogan contro tutti i fascismi.

Sempre nella giornata di sabato 24 Febbraio, oltre a Roma, l’osservata speciale sarà Palermo dove scenderà in piazza il corteo di Forza Nuova, affinché tutto si svolga nella sicurezza dei cittadini e dello Stato il capo della polizia, Franco Gabrielli insieme al Ministero dell’Interno, Minniti, ha ordinato un’ingente dispiegamento di tutte le forze dell’ordine in particolare modo quelle di polizia.

Un mese d'odio

Un’Italia sotto pressione con 71 episodi intrisi d’odio in un mese, dove storie d’intimidazione e violenza si moltiplicano trovando terreno fertile nelle tensioni che strisciano in città e periferie.

Trai i gruppi delle Destra Radicale, la galassia antagonista, la miccia oramai si è accesa dopo anni di quiete o calma apparente dove a fare da detonatore è stata la sparatoria di Luca Traini a Macerata che si è scaraventato contro alcuni extracomunitari, poco prima era stata uccisa Pamela Mastropietro da cittadini nigeriani, ora indagati.

Nessuno si aspettava che da una piccola provincia si sarebbe scatenata la contrapposizione più aspra, ma è evidente che già da tempo un malessere latente stava covando nelle retrovie politiche.

La paura

Nelle periferie, per esempio, basti pensare ai disordini di Tor Sapienza dove oramai ad ogni azione corrisponde una reazione: un ceto medio impoverito ed impaurito che a stretto contatto con i migrati non riesce a coesistere, aumentando così una xenofobia che approda ai consensi nei collegi di estrema destra, sfociando quasi ad un antisemitismo sferzante all'interno di una Italia divenuta violenta, spaccata, allo sbando dove la giustizia fai da te sembra essere l’escamotage all’ordine del giorno.