Negli ultimi giorni ha fatto discutere il governo israeliano ha deciso di espellere migliaia di migranti di origine africana. Tale decisione era stata annunciata diverso tempo fa e aveva suscitato diverse polemiche e critiche da parte di una considerevole parte dell'opposizione di sinistra, la quale aveva organizzato anche alcune manifestazioni per protestare contro la decisione del premier dello stato ebraico Benjamin Nethanyahu. Lo stesso presidente israeliano aveva criticato tali manifestazioni, sostenendo che fossero state sostenute e/o finanziate dall'assai noto magnate e filantropo statunitense di origine ebraica George Soros.
La sospensione dell'accordo tra Israele e l'agenzia delle Nazioni Unite
La notizia dell'accordo tra Israele e l'agenzia delle Nazioni Unite 'UNHCR' h suscitato diverse perplessità e polemiche internazionali. Difatti, nel presentarlo lo stesso Benjamin Nethanyahu aveva sostenuto che era stato deciso che gli immigrati sarebbero stati trasferiti in alcuni paesi occidentali, tra cui l'Italia, il Canada e la Germania. Nelle ultime ore, il lo staff del premier dello stato ebraico ha chiarito tali controverse affermazioni e Nethanyahu ha deciso di sospendere l'accordo fatto tra il suo governo e l'Alto commissariato ONU per i rifugiati.
Le critiche alla decisione di Nethanyahu da parte dell'ultradestra israeliana: 'Ti sei piegato alla sinistra'
La decisione di Nethanyahu non è piaciuta ai settori più radicali dell'estrema destra presente in Israele. Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web del Post, il presidente israeliano è stato accusato di essersi 'piegato' ai progetti della sinistra israeliana e di avere "favorito" gli "invasori", ovvero sia gli stessi migranti di origine africana.
Stando a quanto sostenuto in un articolo scritto sul noto quotidiano legato alla stessa sinistra israeliana 'Haaretz', le accuse contro il presidente dello stato ebraico sono state fatte anche da alcuni membri del governo, come l'attuale ministro dell'Educazione Naftali Bennett.
Di diverso parere altri importanti esponenti del governo, come il ministro degli Affari esteri Tzipi Hotovely, membro dello stesso partito di destra di cui fa parte Nethanyahu, il 'Likud'. La stessa Holovely ha dichiarato che la cancellazione dell'accordo con l'ONU è stata la scelta giusta e che il governo israeliano troverà la via giusta per espellere gli 'invasori'.