Un piccolo brivido di emozione ha percorso la schiena di tutti, quando il Falcon Heavy di SpaceX ha lasciato la Terra: a bordo c’era solo una Tesla Roaders, ennesima trovata di marketing vincente. Più i progetti di Elon Musk, fondatore dell’azienda aerospaziale, appaiono irrealizzabili, più sembra accrescersi quell’aura di invincibilità che circonda l’inventore sudafricano. Ma non è tutto oro quel che luccica, e Musk ne sa qualcosa.

I problemi di Tesla

Nel 2003 Elon, già noto imprenditore per aver fondato Paypal, crea Tesla: una casa automobilistica completamente elettrica, ecologica, disponibile a tutti.

Dopo quindici anni e quattro modelli prodotti, la popolarità comincia a vacillare con i ritardi nella distribuzione della Model 3, versione “economica” dei gioiellini di Tesla, preoccupando acquirenti e investitori. I preordini, alla presentazione del modello, ammontavano a mezzo milione; tutti erano entusiasti per quel capolavoro ingegneristico che, col passare dei mesi, sembra sempre più lontano. Le cause vanno ricercate in diversi fattori: secondo quanto dichiarato dallo stesso Musk, l’impianto di produzione è “eccessivamente robotizzato”, il che provocherebbe dei problemi di natura logistica. Ma, adottando una veduta più ampia, le minacce per Tesla provengono anche dal mercato. Un numero sempre maggiore di case automobilistiche punta sull’elettrico, creando concorrenza, e gli sgravi fiscali per chi guida ecologico, incentivo all’acquisto significativo, non sono permanenti.

Un venditore perfetto

Dal 2015 Tesla ha chiuso i bilanci sempre in rosso e, a quanto pare, ritardato la realizzazione dei sogni dei propri clienti: eppure, da marzo 2016, quando partirono gli ordini per la Model 3, il valore delle azioni in borsa sono passate da 238 dollari statunitensi a 293. Le aspettative su Elon sono sempre alte, e gli incidenti di percorso sembrano non scalfire la fiducia che si ripone nelle sue capacità.

Questo perché Musk non è solo un inventore visionario, ma soprattutto un gran venditore. Promette all’umanità l’impossibile, da treni che viaggiano “sottovuoto” alla colonizzazione di Marte.

A prescindere dal raggiungimento degli obiettivi che si prefigge, esercita un grande fascino sulle persone, per quella figura di “genio pazzo” che vuole spingere l’uomo oltre i confini dello spazio, della fisica, dell’immaginabile.

È capace di presentare come certo un progetto che, se proposto da chiunque altro, verrebbe etichettato come utopia. È impossibile sapere se mai riuscirà nei suoi intenti: sicuramente è bello crederci.