Caso shock a Genova, dove una coppia ha trovato un topo nell'insalata in busta che avevano acquistato di recente. Fatti del genere, nella cronaca alimentare, non sono del tutto isolati, nonostante l'eccezionalità dell'evento. In passato, infatti, una ragazzina di 12 anni ad Andria aveva ritrovato un verme all'interno della lattina di Coca Cola. Spesso, sono stati proprio i bambini più piccoli le vittime innocenti di questi episodi al limite del paradossale. Un episodio analogo si registrò a fine 2017 in un asilo di Carpiano, dove gli alunni trovarono dei vermi nella pasta che avrebbero dovuto mangiare durante la mensa.

Le condizioni dei due coniugi

La coppia ligure, dopo il ritrovamento del topo nella busta di insalata che avevano, in parte, già consumato in precedenza, si è recata dal medico di famiglia e, successivamente alla Asl, dove entrambi sono stati sottoposti a profilassi antibiotica. Le condizioni di marito e moglie non destano preoccupazione al momento, nonostante l'accaduto di per sé poco piacevole verificatosi. Non è stato semplice, per entrambi, rendersi effettivamente conto di quanto successo e del pericolo corso.

Nel frattempo, il topo presente nell'insalata è stato inviato ai laboratori Arpal, per essere sottoposto a esami più approfonditi, come suggerisce la situazione delicata nella quale ci si è imbattuti.

In seguito, la Asl 3 del capoluogo ligure ha provveduto a contattare il rispettivo edificio di Bergamo, la città dove ha sede l'azienda che distribuisce l'insalata incriminata, in modo da valutare eventuali ulteriori problematiche nel corso dei prossimi giorni. Il dottor Cavagnaro, direttore della Asl genovese, ha dichiarato di aver attivato ogni procedura che imponeva il caso, come sottolineato dal quotidiano Il Secolo XIX.

I fatti

Marito e moglie, residenti nel versante di ponente della città di Genova, qualche giorno fa ha acquistato una busta di insalata presso un supermercato della stessa zona in cui abitano. Inizialmente, non si sono accorti che ci fosse un'intruso, indesiderato, all'interno della busta, e così hanno aperto la confezione, consumando una piccola porzione del prodotto.

La scoperta dell'animale all'interno della busta risale alla giornata di ieri, quando i due coniugi si recano agli uffici dell'Asl per denunciare quanto accaduto. Non è stato reso noto il nome dell'azienda che si occupa sia della produzione sia della confezione dell'insalata, eccetto che si tratta di una società che ha sede nella provincia di Bergamo.