In epoca di facebook, whatshapp, instagram, messenger, le occasioni per cercare nuove amicizie sono sempre più numerose e a portata di mano. Non serve neppure uscire di casa per intraprendere nuove relazioni, organizzare un'uscita, o un incontro che possa sfociare in qualcosa di più intimo della normale conoscenza.

Quando i mariti oltrepassano il limite

Vediamo coppie rigorosamente prese dall'uso del cellulare anche in luoghi pubblici, magari a pranzo, l'uno accanto all'altra, quando quell'oggetto diventa un modo per estraniarsi dalla realtà. Giovani trascorrere serate intere ad impiegare il proprio tempo libero in chat con gli amici.

E poi ci sono anche uomini e donne che cercano attraverso il web un compagno o più semplicemente una evasione alla solita vita, evitando che magari il marito o la moglie scoprano il loro intento. E' accaduto così ad un uomo che si è visto la moglie abbandonare la dimora comune, perché colpevole di aver cercato sui social una compagnia femminile.

L'uomo ha richiesto l'addebito della causa alla moglie

Il marito fedifrago, vistosi lasciato sui due piedi dalla propria consorte, che non ha gradito la sua disponibilità al tradimento, e per questo si è stabilita in altro luogo, ha chiesto al giudice di addebitarle la causa della separazione, per non aver rispettato l'obbligo coniugale della coabitazione.

Ebbene, in questo caso, e quindi nei prossimi a venire, la donna che abbandona il tetto coniugale perché il marito cerca altre donne sul web, non commette alcun tipo di reato. Infatti, questo atteggiamento da parte del marito è riconosciuto scorretto, e atto a far venir meno la fiducia reciproca all'interno della coppia. Inoltre può essere causa dell'inizio di una crisi, e della sua persistenza, del vincolo matrimoniale.

Si conserva anche il pagamento dell'assegno mensile

Il marito che chiedeva anche la revoca del pagamento dell'assegno di mantenimento da corrispondere alla moglie, quantizzato in 600 euro mensili, moglie giovane e benestante, dovrà continuare a versarlo, pur con evidente rammarico. La Suprema Corte di Appello di Bologna ha infatti considerato il fatto di navigare sui siti d'incontri, di cui il web è zeppo, alla stessa stregua di un effettivo tradimento.

In questo modo si tiene a sottolineare l'obbligo di fedeltà, all'interno del matrimonio, da parte dei coniugi, ed il buon gusto di rispettare le regole di una separazione, assegno compreso, anche in casi come questo.