Mohammed Bin Salman, principe ereditario dell'Arabia Saudita, va avanti con il suo piano di modernizzazione del paese. Dopo aver restituito alle donne il diritto di guidare e dopo il rivoluzionario annuncio della rimozione dell'obbligo di indossare l'abaya, il principe in compagnia del ministro della Cultura annuncia la partecipazione della sua nazione al celebre festival del cinema di Cannes.
Molteplici sono infatti gli accordi firmati con la Francia nei primi giorni della settimana a Parigi, dove Mohammed Bin Salman ha trascorso tre giorni pieni.
La capitale francese è stata l'ennesima tappa del suo viaggio in Occidente, che ha il fine di studiare e conoscere le sue usanze, ma anche di promuovere e presentare il suo programma.
Una presenza simbolica
Si dice felice e soddisfatto il ministro saudita Awwad al-Awwad per i numerosi trattati firmati con la sua controparte francese Françoise Nyssen. Soprattutto per quello che riguarda la presenza per la prima volta nella storia del suo paese sul tappeto rosso della Croisette, dall'8 al 19 maggio.
Si tratterà di una partecipazione più simbolica che effettiva. Verranno infatti presentati 9 cortometraggi ed organizzati incontri professionali con i registi ed i rappresentanti dell'industria saudita.
Anche questo un modo di aprirsi al mondo e di rendersi visibili, oltre che per rendere pubbliche le intenzioni e le aspirazioni culturali di un paese per ora sempre rimasto nell'ombra.
Delle nuove frontiere culturali
L'interesse nell'ambito culturale non si riduce a questo. L’apertura dei cinema sul suolo nazionale è già di per sé un grande passo avanti per l'uscita dalla condizione di chiusura in cui il regime precedente aveva confinato l'Arabia Saudita, ma non bisogna dimenticare gli altri accordi con l'Esagono.
In primis quelli sullo sviluppo del sito archeologico di Al Ula (che coprirebbe un’area di grandezza pari alle dimensioni del Belgio), riguardo al quale la Francia si è offerta di offrire un aiuto di consulenza sul come organizzare al meglio il sito così da renderlo adatto ai turisti.
Inoltre, sempre appoggiandosi all’esperienza francese (già comprovata con la sua relazione con gli Emirati Arabi Uniti in merito alla costruzione del ‘Louvre di Sabbia’), i due paesi collaboreranno per la creazione di una orchestra saudita e sulla fondazione di scuole ad indirizzo artistico e cinematografico.