La Francia continua ad usare il “pugno di ferro” contro i clandestini che varcano il confine con l'Italia e non sembra voler fare sconti a nessuno neanche di fronte a situazioni particolari: nell'ambito di un blitz sulla tratta ferroviaria Ventimiglia-Mentone, una migrante incinta è stata espulsa con la forza dal treno su cui si trovava insieme al marito e a due figli piccoli da agenti della Gendarmerie ai quali era stata negata l'esibizione dei documenti personali dalla coppia di extracomunitari sottoposta al controllo. A suscitare scalpore, in seguito alla pubblicazione di un video su Facebook che mostrava la scena dell'irruzione dei poliziotti nello scompartimento occupato da sospetti “illegali”, sono stati i modi a dir poco sbrigativi usati dagli uomini in divisa per fare scendere la donna e il resto della famiglia (bambini in tenera età compresi) dal convoglio in viaggio verso la frontiera transalpina.
Polizia francese espelle dal treno migrante incinta
Il filmato, girato col cellulare da alcuni ragazzi di Cannes, volontari di un'organizzazione umanitaria impegnata nel sostegno a profughi e rifugiati, documenta in maniera abbastanza eloquente la determinazione dei poliziotti francesi nel trascinare con le maniere forti la migrante, finita in manette al termine dell'operazione nonostante la disperata resistenza opposta sul treno. Presa dalle braccia e dalle gambe, di peso, la giovane arrestata è stata accusata dalla Gendarmerie di aver usato violenza contro gli agenti che le avevano chiesto come da prassi i documenti personali e di viaggio. Grida, spinte e strattoni che hanno indotto alcuni passeggeri presenti sul treno ad alzarsi lasciando il posto indignati per l'accaduto, non senza protestare per l'azione brutale di ordine pubblico alla quale avevano assistito loro malgrado.
Blitz al confine con l'Italia, arrestata migrante incinta
L'episodio, secondo quanto è emerso dalla ricostruzione dei testimoni e delle stesse autorità, risale al 16 febbraio scorso ma soltanto dopo la diffusione del video sui social si è aperto il caso sull'ennesimo blitz “esemplare” della polizia d'Oltralpe contro i clandestini provenienti dal versante italiano del confine.
Appena una settimana fa, l'incidente diplomatico creato dall'irruzione dei gendarmi nel centro migranti di Bardonecchia aveva fatto traballare i rapporti tra Roma e Parigi per la prevaricazione denunciata dalle autorità italiane, sorprese da un atto su cui anche la magistratura competente per territorio proverà a far luce chiamando in causa i responsabili dei (finora presunti) abusi di potere.