Dai tempi della Guerra Fredda i rapporti tra Stati Uniti e Russia non sono mai stati così tesi. Probabilmente l'unica circostanza in cui le due superpotenze minacciarono un reciproco lancio di missili risale alla Crisi di Cuba del 1962. Ora Donald Trump promette di 'punire' il presidente siriano, Bashar al-Assad. Per Washington, Damasco è colpevole del presunto attacco chimico che avrebbe ucciso oltre un centinaio di civili a Douma e per arrivare a questa conclusione non ha bisogno del parere delle Nazioni Unite. Tutto ciò, nonostante russi e siriani neghino l'accaduto e si rendano disponibili ad un'ispezione internazionale, a patto che sia 'neutrale'.

Era già accaduto lo scorso anno, nella circostanza gli USA lanciarono 59 missili Tomahawk su una base siriana: in realtà fu più un'azione dimostrativa che un effettivo attacco, anche se ci furono vittime. Stavolta però il Cremlino non è disponibile a stare a guardare.

Mosca: 'Se gli USA lanciano i loro missili, li abbatteremo'

"Se gli americani attaccano la Siria, abbatteremo i loro missili e qualunque struttura da cui questi saranno lanciati". Il monito rivolto nei confronti di Washington parte da Alekasandr Zasypkin, ambasciatore russo in Libano. La Russia, a differenza di quanto accaduto un anno fa in cui si limitò alla protesta diplomatica, stavolta potrebbe passare alle vie di fatto per tutelare il prezioso alleato siriano ed una vittoria militare e politica nel martoriato Paese mediorentale più che mai a portata di mano.

E per dimostrare a Washington che non si tratta soltanto di vuote minacce, la marina militare russa ha avviato una serie di esercitazioni straordinarie nei pressi delle acque territoriali della Siria che vedono coinvolte una quindicina di unità navali, tra cui le fregate Essen e Grigorovich.

Trump: 'Russia, tieniti pronta!'

Dal suo account twitter, Donald Trump come sempre non usa mezze misure.

Il presidente degli Stati Uniti non ha gradito le minacce di Mosca e ribadisce di essere pronto all'azione militare. "Se vuole abbattere i nostri missili, la Russia si tenga pronta, perché arriveranno: belli, nuovi ed intelligenti. Mosca è alleata di un assassino che uccide la sua gente con il gas - aggiunge Trump - e le nostre relazioni con la Russia sono peggiori adesso di quanto lo siano mai state, anche durante la Guerra Fredda".

La controreplica del Cremilino

"I missili di Trump dovrebbero volare contro i terroristi e non contro l'unico legittimo governo della Siria". Si tratta della risposta del Cremlino affidata a Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri. Da parte di Mosca, infatti, viene ribadita la lotta che in questo momento vede impegnata la Russia al fianco del governo di Damasco per distruggere le ultime sacche di resistenza dei miliziani jihadisti. Oltretutto, secondo la visione russia, gli USA vogliono lanciare un attacco missilistico per distruggere le prove che gli attacchi chimici, in realtà, non sono mai avvenuti. In proposito i russi hanno bocciato la risoluzione ONU per chiedere l'invio degli ispettori sul sito dove sarebbero state usate le armi proibite, perché hanno intenzione di promuovere un meccanismo d'inchiesta indipendente.