Questa mattina, precisamente alle ore 11,06, una scossa di magnitudo 2.5 della scala Richter ha interessato il vesuvio. L'evento, secondo il Centro di Calcolo della zona Euro-Mediterranea, sarebbe stato localizzato proprio sotto il cratere del vulcano in stato di quiescenza, lo ricordiamo, dal 1944, e avrebbe avuto un ipocentro molto superficiale, ad appena 1 chilometro di profondità rispetto alla zona sommitale. Anche l'INGV ha confermato i dati secondo cui il lieve sisma si sarebbe verificato a 5 chilometri da Massa di Somma, in provincia di Napoli e a soli 15 chilometri rispetto al grande capoluogo campano, ove risiedono circa 1 milione di abitanti.

Normale attività del vulcano o segnale di riattivazione?

Non è la prima volta negli ultimi mesi che trema l'area sommitale del Vesuvio. Se noi torniamo indietro all'11 Marzo 2016, quindi più di un anno fa, possiamo vedere che un'altra scossa, di magnitudo 2.1 della scala Richter, è stata registrata sul vulcano. In quel caso il lieve tremore sismico fu avvertito dalla popolazione di Torre del Greco, senza causare danni, ma solo un po' di apprensione. Questi terremoti posso essere chiamati segnali premonitori della riattivazione del Vesuvio? "Nulla di preoccupante", si legge nell'articolo di Paolo De Luca in merito all'evento dell'anno scorso. Secondo gli scienziati dell'Osservatorio Vesuviano, "l'evento rientra nelle normali attività sismiche dell'area".

Ultima eruzione e pericolosità del Vesuvio

L'ultima eruzione del Vesuvio risale al 29 Marzo 1944, iniziata però nell'Agosto dell'anno precedente, con fuoriuscite di lava, lapilli incandescenti, nubi piroclastiche con esplosioni violente e frequenti, accompagnati da un'intensa attività sismica nell'area colpita. I paesi segnati dall'eruzione furono molti, in particolare Terzigno, Pompei, Scafati, Angri, Nocera Inferiore, Poggiomarino, Cava, San Sebastiano, Massa di Somma, Cercola.

Vi furono 26 vittime accertate, in conseguenza della caduta dei tetti delle abitazioni di questi paesi, successivamente evacuati. Il Vesuvio è l'unico vulcano attivo dell'Europa Continentale ed è uno dei più pericolosi al mondo, in quanto sorge in una zona molto popolosa. Infatti, anche solo analizzando i dati della scossa di oggi, secondo l'INGV, la popolazione presente in un raggio di 20 chilometri dal vulcano sarebbe composta da 2.671.914 persone.