Risale a poche ore fa la forte scossa con epicentro ad Acquaviva Collecroce, in provincia di Campobasso, che si è sentita lungo tutta la costa molisana. Il punto di origine del sisma è situato a 31 km di profondità e la magnitudo ha raggiunto i 4.2 gradi. Le mappe di localizzazione dei terremoti, che indicano la pericolosità sismica del territorio italiano, mostrano una discrepanza tra la recente scossa e quelle che hanno interessato, e continuano ad interessare, l'Italia Centrale. Il sisma odierno non appartiene alla sequenza partita nell'agosto di 2 anni fa ma è un evento nuovo.

Lo ha annunciato il dr. Carlo Doglioni, il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che spiega come la faglia segua un percorso differente rispetto a quella di , essendo più interna ed orizzontale.

Faglia trascorrente

Il tipo di faglia che ha scosso il Molise è chiamata faglia 'trascorrente', e prevede che un tratto di crosta terrestre abbia movimenti orizzontali rispetto alle aree contigue. Significa che la zona costiera ed interna corrispondente alla fascia adriatica del Centro-Nord, scorre in direzione est più celermente rispetto alla zona meridionale. Lo scorrimento determina moti interni diversi da quelli originatisi dalle faglie estensionali o di stiramento, tipiche dello sciame sismico iniziato con la tragedia di amatrice.

Il sisma molisano ha invece caratteristiche simili a avvenuto 16 anni fa nella stessa area, a San Giuliano di Puglia, in provincia sempre di Campobasso, che registrò una magnitudo di 5.7 La profondità dell'epicentro inoltre, che è superiore alle precedenti ed è di 31 chilometri, fa sì che siano interessate parti della crosta e del mantello: maggiore è la profondità dell'epicentro maggiore è l'area di percezione del sisma, che però sviluppa un'energia inferiore.

Nessuna vittima solo qualche danno

Data la minore energia, i danni registrati sono stati di lieve entità. Non ci sono vittime nè feriti e i testimoni della scossa raccontano di aver provato solo paura ma di non aver subito alcun danno nè fisico nè alle strutture. Anche i sindaci dei paesi limitrofi al luogo indicato come punto d'origine non hanno evidenziato problemi di sorta.

Il Presidente della Regione Molise, Frattura, ed i sindaci molisani hanno rilasciato dichiarazioni confortanti, coadiuvati anche dalle buone notizie che arrivano dal sismologo Enzo Boschi, il quale rassicura sull'impossibilità di danni alle strutture anche nel caso le scosse dovessero continuare, data l'enorme profondità del punto di partenza.