La scossa di magnitudo 4.6 della scala Richter che ha colpito la provincia di Macerata con epicentro a 2 chilometri da Muccia questa mattina alle 5,11 (ora italiana) ha provocato danni ad alcune strutture e paura fra la popolazione. Gli effetti più rilevanti sono stati riscontrati a Muccia e Pieve Torina.

Muccia. La chiesa di Santa Maria di Varano ha subito danni al suo campanile, risalente al '600. La struttura, inserita nella zona rossa del comune, era rimasta agibile e non puntellata, almeno fino ad ora. Il sindaco Mario Baroni dichiara a SKYTG 24: “Bisogna verificare i danni alle poche case rimaste agibili.

La paura è sempre tanta. La scossa di stamattina è stata la più forte in quest’ultimo periodo. Bisogna che alle persone sia assicurata l’incolumità”.

Pieve Torina. Il sindaco Alessandro Gentilucci afferma: “Siamo in giro da questa notte. Ci sono dei danni anche ai muri di contenimento. Situazione disperata per lo stato d’animo della gente. Fortunatamente non ci sono stati danni alle persone. Dobbiamo trovare una sistemazione provvisoria per questi nuovi sfollati”. Le scuole oggi resteranno chiuse nel comune. Il comandante dei vigili del fuoco di Macerata, Petrizzetti, afferma che "non ci sono danni a persone". In questi minuti si sta tenendo il COC (Comitato Operativo Comunale). Ci sono stati danni ad alcuni moduli SAE, ma senza feriti.

Salgono a 4 le famiglie evacuate dalle loro abitazioni.

Il parere dell'INGV sulla nuova scossa

Secondo Salvatore Stramondo dell'INGV il terremoto di stamattina e le scosse che lo hanno seguito "fanno parte della sequenza attivatasi venti mesi fa. In questo lasso di tempo molto lungo ci sono state 65 scosse con una magnitudo compresa fra 4 e 5 della scala Richter.

Con una media di 30-40 terremoti al giorno per un totale di circa 86 mila eventi sismici. Siamo nel settore dell’area settentrionale interessata da quella sequenza" Infine rivela che è un'area, quella dove si è verificato il sisma di oggi "che teniamo sotto particolare attenzione".

Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, aggiunge che "è normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo" e continua dicendo "Per una sequenza come quella dell'Aquila sono stati necessari tre anni per tornare ad un'attività con valori confrontabili a quelli precedenti il sisma.

E' quindi possibile che la sequenza che si è attivata il 24 Agosto 2016 duri ancora non meno di un anno".

Riattivata la linea ferroviaria Civitanova-Macerata

Alle 9,30 è stata riattivata la riapertura della tratta ferroviaria Civitanova-Macerata. Trenitalia aveva sospeso i treni della linea in via precauzionale dopo la scossa di magnitudo 4.6 che questa mattina, alle 5,11 (ora italiana) ha fatto tremare le Marche, l'Umbria, l'Abruzzo e il Lazio.