Quando entrò in vigore la nuova normativa europea che obbligava i supermercati ad applicare un prezzo per ogni singolo sacchetto utilizzato per frutta e verdura ci furono un mare di polemiche, principalmente da parte di quei consumatori che vedevano nel pagamento dei sacchetti dell'ortofrutta un'imposizione di una tassa indiretta. Ci fu anche dell'ironia da parte di molti altri che invece non vedevano il pagamento come un problema, vista la cifra irrisoria. Da ieri però si è tornato a parlare di sacchetti grazie a un servizio di Striscia La Notizia che ha segnalato come diversi venditori si approfittino dell'obbligo.

La scoperta di Striscia la Notizia

I sacchetti biodegradabili per frutta e verdura da gennaio di quest'anno hanno un costo che varia da 1 centesimo a un massimo di 10. L'inviata del TG satirico Chiara Squagli, ha montato un servizio dimostrando che andando a fare la spesa al supermercato e comprando dei prodotti dell'ortofrutta singolarmente si è vista comunque addebitare il prezzo delle buste. La legge europea in merito all'argomento è chiara: il sacchetto va pagato solo se utilizzato e non a prescindere, il prezzo per ogni unità deve risultare dallo scontrino, fattura della merce o dai prodotti trasportati per loro tramite. Dunque se il sacchetto non è stato utilizzato non deve essere conteggiato.

L'avvocato Edno Gargano spiega che la normativa europea, introdotta nel 2015, delinea chiaramente la normativa sulla riduzione delle buste di plastica. Sfortunatamente, come spesso accade, senza un adeguato controllo del territorio c'è chi si approfitta e trova nelle pieghe delle leggi un modo per arrotondare i conti.

L'obbligatorietà del pagamento dei sacchetti

L'obbligatorietà del pagamento del sacchetto è stata introdotta direttamente dalla legge europea che impone che i sacchetti li debba pagare il consumatore. Non è stato fissato alcun prezzo minimo né massimo, la norma semplicemente dice che le buste di materiale ultraleggero non devono essere cedute a titolo gratuito, e che il prezzo della vendita deve risultare dalla fattura o scontrino dei prodotti o merci imballate.

Il pagamento obbligatorio è stato introdotto per rendere consapevole il consumatore che si tratta di un bene, e come tale ha un costo. Dunque in questo caso il prezzo è un "pregio", un modo di rendere il consumatore consapevole dei suoi comportamenti.