E' stata da poche ore scoperta una maxi truffa in una Farmacia di Milano. Un immenso giro di farmaci illegali che da Milano si diramavano in moltissimi parti del mondo, tra cui Iran e Iraq. Ci sarebbe una vera e propria organizzazione dietro ad una truffa del valore di circa 19 milioni di Euro. I Nas hanno, cosi, arrestato 23 persone, tra le quali un maresciallo e il titolare della nota Farmacia Caiazzo, sita a Milano. Scopriamo tutti i dettagli della vicenda e di come l'organizzazione commercializzava all'estero i medicinali acquistati in Italia.

Maxi Truffa a Milano: giro di farmaci illegali

Nel centro del mirino dei Nas è finita la Farmacia Caiazzo, situata al centro della piazza Caiazzo a Milano.

Il nome di questa farmacia non è nuovo a molti, poiché l'azienda era già stata al centro di un procedimento penale nel 2016 e molte pagine di cronaca si erano occupate di questo caso. Le 13 persone arrestate oggi, avevano messo in atto un proficuo giro di farmaci illegali secondo la quale: venivano acquistati medicinali e farmaci a prezzi molto scontati, poiché erano a nome delle aziende sanitarie italiane (allo scuro di tutto). Successivamente si procedeva alla vendita, a prezzo pieno, di questi farmaci all'estero, in paesi come Iraq e Iran. Ovviamente, la Farmacia Caiazzo faceva da deposito a questa immensa organizzazione criminale. I medicinali venivano, appunto, acquistati a nome del deposito-farmacia, i prezzi d'acquisto seguivano le norme stabilite dall'AIFA, e poi rivenduti ad ospedali esteri che non conoscevano il mondo della sanità.

L'indagine sui farmaci illegali

L'indagine sul traffico illegale dei farmaci è stata seguita dai carabinieri di Lucca, Milano, Napoli, Monza e Roma. E' stata anche denominata "Contramal", dal nome del farmaco che ha fatto scattare i primi sospetti nelle autorità. Contramal è un medicinale antidolorifico anche noto come 'droga del combattente', dal momento che è molto utilizzato dai membri dell'Isis.

Contramal è un oppio che spesso viene utilizzato anche nel mercato illecito delle droghe, di conseguenza risalendo al giro di vendite del farmaco si è riusciti a venire a capo all'organizzazione criminale. La cosa che maggiormente ha sconvolto l'opinione pubblica è stato l'arresto di un maresciallo dei carabinieri, tra le tredici persone prelevate dai Nas; l'uomo a quanto pare faceva da consulente dell'organizzazione.