Nei giorni scorsi il sottosegretario di Stato del ministero degli Affari esteri, Vincenzo Amendola, ha partecipato al dibattito "What future for Syria?". Al centro dell'incontro gli sviluppi del conflitto. Un'iniziativa preparatoria degli imminenti "Mediterranean dialogues", in programma in Italia, a Roma, fra poco meno di sette mesi, precisamente a novembre, per la quarta volta di fila. Successivamente Amendola ha preso parte anche alla conferenza ministeriale di Bruxelles sul tema “Supporting the future of Syria and the region”. Nella seconda giornata dei lavori previsto anche l'intervento del ministro Alfano.

La realtà siriana

La Siria, Stato del Vicino Oriente, con una superficie di circa 186 mila chilometri quadrati, con poco meno di 19 milioni di abitanti, confina con Turchia, Iraq, Giordania, Israele e Libano. La capitale è Damasco, con circa 2 milioni di residenti. I principali fiumi sono l'Eufrate, il Tigri e l'Oronte. Fra le altre città spiccano Aleppo, Homs, Hama, Latakia, Al Raqqa, Tartus, Jable e Hassaké. Sul fronte economico, notevole importanza rivestono le attività agricole. Prima delle sommosse scoppiate nel 2011, la Siria era destinazione turistica per il patrimonio storico e archeologico di una certa importanza: da Damasco a Bosra, da Palmira a Ebla, Da Apamea a Ugarit.