Ad una settimana dalla tragica scomparsa di Tim Bergling, meglio noto come avicii, sembrano emergere dei nuovi inquietanti elementi che fanno propendere per l'ipotesi del suicidio. In un primo momento, dopo il tragico evento consumatosi in Oman, l'agente del giovane, tramite un comunicato, aveva chiesto di rispettare il momento doloroso con il silenzio.
Tuttavia, in queste ultime ore la famiglia ha diramato una nota ufficiale, nella quale si leggono testuali parole: "Tim non poteva più andare avanti. Voleva trovare un po' di pace, ha lavorato a ritmi che lo hanno portato ad uno stress estremo".
Dal messaggio scritto dai familiari del disc jockey, emerge una certa fragilità del ragazzo, nonostante avesse raggiunto la fama mondiale in poco tempo. Al momento, la polizia locale ha escluso l'ipotesi di una pista criminale, prendendo in seria considerazione quella del suicidio.
La favola di Avicii potrebbe essere presto ribattezzata con l'appellativo della storia tipica di un "artista triste". Anche nei giorni che hanno preceduto la sua morte, un documentario trasmesso da una nota emittente televisiva aveva sottolineato quanto la popolarità del deejay, invece di donargli la felicità, non avesse fatto altro che alimentare le sue ansie sulla vita e sulla felicità. In ultimo, è arrivato lo straziante ricordo di tutti coloro che hanno cercato di omaggiarlo con i suoi pezzi, con una preghiera e addirittura con il silenzio, in segno di rispetto.
Avicii: il deejay triste
Non sempre il successo porta la felicità, e Avicii è la prova tangibile che, anche se si è ricchi e famosi, quando manca la serenità interiore i beni materiali servono a ben poco. Secondo quanto riportato dai parenti tramite il comunicato diramato poche ore fa: "Tim non è stato creato per essere una macchina".
Nonostante avesse ottenuto dei riconoscimenti di rilievo nel mondo della musica, e nonostante avesse calcato i palcoscenici più importanti con varie collaborazioni, non amava stare sotto i riflettori perché era un ragazzo fragile.
La fama raggiunta con "Wake me up" lo aveva catapultato in un mondo che forse non gli apparteneva: da qui, infatti, la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi solo alla produzione.
Ad una settimana dalla tragica scomparsa del ragazzo, nonostante siano emersi questi particolari piuttosto scioccanti sulla sua morte, ci auguriamo che finalmente Avicii possa aver trovato la pace interiore che stava cercando.