Una notizia felice questa mattina al policlinico di Bari, dove il cuore delle persone ha permesso la donazione all’Unità Operativa di Oncologia Medica di un casco refrigerante, uno strumento tecnologico per prevenire l’alopecia da chemioterapia. Per chi non lo sapesse, si sta parlando di un casco simile a quello adoperato dai parrucchieri, il cui scopo è salvaguardare i capelli durante le terapie chemioterapeutiche più forti che di solito causano la caduta dei capelli. L’acquisto della macchina è stato fatto dall’associazione Pandora Onlus grazie ad una serie di generose donazioni: ora due donne durante le loro sedute terapeutiche possono preservare la loro chioma, e dunque la loro dignità.

La cronicizzazione della malattia nella depressione

I tumori sono tutt’oggi una delle più grandi cause di mortalità in Italia come nel mondo, sono mostri inarrestabili e distruttivi tanto quanto le cure a cui bisogna sottoporsi per sconfiggerli. Infatti una cosa che forse non tutti sanno, la perdita del capello non è una conseguenza della malattia, ma della cura. La condizione di calvizie e la debilitazione fisica sono quindi una conseguenza della terapia e non della malattia, ma il perché di questo non ci riguarda oggi, siamo qui per fare un articolo dalla trama psicologica, non medica. In controsenso vissuto da un paziente sta proprio dei sintomi della cura: vedersi senza capelli e con meno energie, convince il paziente di essere terribilmente malato cronicizzando la malattia.

Infatti la presa di consapevolezza di una condizione di mancata sanità condanna il paziente e accresce la malattia.

I capelli come incarnazione della dignità

Il collegamento tra psiche e tumore non è una diceria popolana, è stato dimostrato come ci sia uno stretto collegamento motivazionale tra le due: all’aumentare della depressione la malattia avanza più velocemente, le due sono direttamente proporzionali.

La perdita dei capelli segna proprio l’inizio di un percorso mortifero entro il quale il paziente non deve precipitare: un forte supporto psicologico deve essere fornito a tutti i pazienti oncologici per contrastare la depressione e quindi anche la malattia.

Tuttavia i capelli rappresentano nella cultura moderna un costrutto di bellezza; perderli spesso è più grave della malattia stessa per il paziente, perché spesso viene erroneamente fatto corrispondere alla perdita della dignità e alla dichiarazione ufficiale del proprio status di malato. Attraverso l’introduzione di caschi come quelli pugliesi, sarà possibile mantenere la loro autostima e così per effetto domino a curare meglio la loro malattia.