Dov'è finito il corpo di Mario bozzoli? Gli inquirenti di Brescia stanno lavorando sul caso dell'imprenditore di marcheno scomparso quasi tre anni fa nel nulla mentre lavorava nella sua azienda. Secondo le nuove ipotesi, dopo essere stato ucciso, il corpo dell'uomo sarebbe stato portato fuori dall'azienda su un furgone. Del 'giallo di Marcheno' si occuperà questa sera la trasmissione tv "Chi l'ha visto?", in onda alle 21.15 su Rai 3, che potrebbe chiarire alcuni punti della misteriosa scomparsa.

Giallo di Marcheno, il corpo di Bozzoli portato fuori dalla fonderia? Le ultime a 'Chi l'ha visto'

Non c'è alcuna traccia di Dna di Marco Bozzoli nel forno rivoltato da cima a fondo in questi mesi dagli inquirenti e dai Carabinieri del Ris di Parma. Secondo le ultime notizie, il cadavere dell'uomo non è stato lanciato nel forno della sua azienda (come si presumeva all'inizio), ma probabilmente è stato portato fuori dalla sua fonderia dopo l'uccisione. Del 'giallo di Marcheno' se ne occuperà questa sera la trasmissione 'Chi l'ha visto?' per chiarire ulteriori dubbi sulla vicenda. Secondo gli inquirenti, il corpo dell'uomo sarebbe stato portato fuori attraverso un cancello che dalla fonderia porta alle rive del Mella e poi messo su un furgone che si sarebbe velocemente allontanato, in una zona probabilmente non coperta dalle telecamere della zona.

Scomparsa Marco Bozzoli, un giallo lungo tre anni

Da tre anni non si hanno più notizie di Mario Bozzoli, l'imprenditore bresciano scomparso nel nulla dalla sera dell'8 ottobre del 2015. L'uomo telefona alla moglie, poi di lui non si sa più nulla. Bozzoli era il proprietario dell'omonima fonderia di Marcheno assieme al fratello Adelio.

Gli inquirenti sono sempre stati convinti che dall'azienda lui non sia mai uscito. Lo dimostrano le immagini delle telecamere controllate secondo per secondo. Di una cosa gli inquirenti sono sicuri: Bozzoli ha trascorso le ultime ore di vita nella sua azienda e da lì non è mai uscito con le proprie gambe. Le indagini, di fatto, sono ripartite da zero in queste ultime settimane con quattro indagati: i nipoti della vittima Alex e Giacomo, figli del fratello Adelio, e due operai dell'azienda, con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ma al momento mancano le prove per un procedimento nei loro confronti. Adelio Bozzoli, nei mesi successivi alla scomparsa del fratello, ha aperto una nuova fonderia nel bresciano che è stata oggetto di indagini nelle scorse settimane.