Una coppia di genitori residenti a Milano ha scelto di dare alla propria bambina un nome particolare. La figlia, infatti, si chiama Blu. Al momento dell'iscrizione all'anagrafe papà Luca e mamma Vittoria erano stati avvisati dall’impiegato che avrebbero potuto essere richiamati per un cambio di nome, ma per un anno e mezzo nessuno è intervenuto e la piccola, oggi, si chiama Blu per tutti e a tutti gli effetti. Non solo sui documenti, ma soprattutto per chi la ama.

La motivazione del tribunale

Ora il Pm ha convocato in tribunale i genitori perchè Blu non è un nome prettamente maschile o femminile, per cui essi dovranno trovare un altro nome per la bambina da anteporre all'attuale entro giovedì o sarà il giudice a sceglierne uno per loro.

Ai sensi dell’articolo 35 del Dpr 396/2000 che prevede che il nome debba ricondurre al genere di appartenenza senza nessun dubbio, essendo Blu derivato dall’inglese Blue che indica proprio il colore, non può essere accettato perchè ambiguo.

La reazione dei genitori

I genitori sono increduli, ormai la bambina sa di chiamarsi Blu e il nome era stato scelto per il forte significato simbolico che entrambi gli attribuiscono. Luca e Vittoria si sono conosciuti tre anni fa e Luca ha sempre detto alla futura consorte che avrebbe voluto chiamare un'eventuale figlia Blu, un acrostico che per il padre sarebbe Bella, Luminosa, Unica. La madre invece ama questo nome perchè rappresenta il quinto chakra, simbolo di equilibrio e serenità.

I dati Istat

Secondo l’Istat, in Italia nel 2015 e nel 2017 sono nate cinque bambine di nome Blu e l’uso è in crescita dal 2007, essendo stato attribuito ben a sette neonate nel 2017 e a meno di cinque maschietti. Incredibile coincidenza, due giorni prima della convocazione di Vittoria e Luca, in tribunale verrà discusso un caso molto simile, se non identico, per un’altra bambina chiamata Blu.

Sempre secondo l’Istat, in crescita anche l’uso di altri nomi particolari come Verde, scelto già da due famiglie milanesi.

Sicuramente, di fronte a casi di nomi rari o stranieri attribuiti a neonati si divide l'opinione pubblica tra chi ritiene che sarebbe meglio utilizzare nomi appartenenti alla tradizione e chi, invece, si augura di sdoganare nomi particolari e chi ritiene diritto assoluto ed esclusivo di madre e padre la scelta dei nomi per la propria prole.

Vedremo giovedì se, dati Istat alla mano, i genitori riusciranno a convincere i giudici della inequivocabile femminilità evocata da Blu o meno.