Ha rischiato di soffocare per un tappo di plastica inalato accidentalmente. E' accaduto a Perugia a un ragazzino di 11 anni che è stato operato d'urgenza dall'equipe medica guidata dal professor Francesco Piuma, direttore del reparto di Chirurgia toracica. Il paziente era stato ricoverato poco prima presso la struttura pediatrica diretta dalla professoressa Susanna Esposito. A darne notizia è la stessa Azienda ospedaliera del capoluogo umbro, attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio portale web.

Crisi respiratoria

Il tappino sarebbe stato inalato già dalla metà di aprile, ma allora il ragazzino aveva raccontato di averlo ingerito.

Qualche giorno fa era comparsa la febbre e così i genitori lo avevano portato in ospedale, qui era stato sottoposto a una radiografia al torace che non aveva evidenziato alcun corpo estraneo. Improvvisamente la situazione precipita, il ragazzino accusa una grave crisi respiratoria. La corsa in ospedale e questa volta viene eseguita una Tac, sempre al torace, ordinata dai medici Edoardo Farinelli e Anna Biscarini. Nel polmone destro viene individuato un corpo anomalo: è il tappino che si pensava fosse stato ingerito, invece era stato inalato dal piccolo. A questo punto i dottori decidono di intervenire d'urgenza, portando il paziente in sala operatoria e l'oggetto di plastica viene tempestivamente estratto con una broncoscopia.

Adesso le condizione del ragazzino sono buone ed è fuori pericolo, tanto che potrà essere dimesso già nei prossimi giorni.

Il monito

Secondo i medici perugini questo caso deve "servire da monito" per le famiglie e questo perché è sempre più frequente l'inalazione accidentale di oggetti da parte di bambini e ragazzi. Insomma, non si tratta di un caso isolato, ma di una routine pericolosa che potrebbe portare anche a tragiche conseguenze.

Intanto Emilio Duca, direttore generale dell'Azienda ospedaliera, si dice soddisfatto per l'esito della gestione sanitaria da parte dei suoi sanitari. Il responsabile della struttura ha pure sottolineato come sia stata scongiurata anche l'eventualità di un trasferimento fuori regione, cosa che accadeva in passato per situazioni di questo genere.

Il rischio di inalare accidentalmente oggetti è alto anche per gli adulti, come era accaduto qualche mese fa a Monza, quando un 62enne aveva inalato, accidentalmente, degli escrementi di piccioni.

E poi c'è anche chi addirittura sfida la sorte, come quei giovani che per passatempo sniffano profilattici.