Siamo di fronte ad una storia triste, di sofferenza e scelte forzate che sembrerebbe concludersi con un lieto fine, finalmente: il cattivo della storia sarebbe un marito, che dopo un matrimonio combinato ha abbandonato la neo-moglie e la futura figlia per nove anni, per poi ritrovarle e portarle in Italia, Milano. La tragedia sta nella combinazione di un nuovo matrimonio, tra la figlia di ormai 10 anni ed un cugino del Bangladesh, di 22 anni. La madre si è opposta con tutte le sue forze, strappando i passaporti e denunciando il marito per i maltrattamenti ricevuti durante quel misero anno di convivenza milanese: ora le due sono al sicuro in una casa di accoglienza e la sorte del marito è rimessa al giudice che deciderà per la sua vita.
La cultura araba
Sembrerebbe di uno dei casi più eclatanti di fallimento famigliare, ogni passo che è stato mosso di questa “coppia” è stato fatto nella direzione sbagliata, partendo probabilmente dal presupposto che la cultura Italo-cristiana della famiglia sia corretta. Infatti per leggere la vicenda bisognerebbe filtrare gli eventi con una lente diversa, più vicina alla cultura mussulmana di un Paese che ancora oggi fatica a crescere e la cui popolazione vive per lo più nella miseria. In questa cultura il matrimonio combinato e la centratura del potere nel padre è la base della vita famigliare: il benessere della moglie e dei figli è oscurato dalle necessità della famiglia allargata di crescere socialmente.
Il filtro culturale
La vera differenza è in questo cavillo sociale, la famiglia non deve essere tutelata nel suo interno, nella libertà dei suoi membri e nel loro benessere educativo fisico e psicologico. La famiglia medio-orientale deve tutelarsi verso l’esterno, nella concezione secondo cui le famiglie sono un’organizzazione allargata meritocratica, il cui potere esecutivo è nelle mani degli uomini più anziani che operano nella salvaguardia del gruppo e non dei singoli: la famiglia deve sopravvivere ad ogni costo.
Il prezzo di questa dichiarazione è molto alto, i matrimoni vengono combinati per prevenire dei passi falsi dettati dall’amore giovanile, e spesso questi sono intra famigliari e non inter famigliari. Il potere nelle mani di uno solo agevola la presa di posizione anche in contesti difficili, evitando discussioni e scelte sbagliate. La cultura araba si è salvaguardata per diversi secoli secondo queste linee guida di base, la speranza è che le tentazioni del mondo moderno abbattano questi muri culturali per un mondo migliore.