Un caso che ha veramente dell'incredibile. Tra i prodotti presenti nel distributore automatico di una Farmacia napoletana nei pressi della Stazione Centrale, c'era anche una fresca, dissetante, birra. A far scoppiare il caso è stato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli che, attraverso il suo profilo Facebook, ha fatto partire la denuncia, pubblicando una foto di una situazione tanto assurda, quanto grave.
La denuncia
Borrelli sostiene che già il fatto che una farmacia venda delle bevande risulti singolare, ma la presenza di prodotti alcolici lascia decisamente stupiti.
Il problema maggiore, infatti, è legato ai minorenni che possono accedere tranquillamente ad un distributore automatico, acquistando dunque una bevanda alcolica senza che nessuno possa in alcun modo effettuare dei controlli.
È stato stabilito infatti, dalla risoluzione del Ministero dell'Economia del 29 novembre 2016, che la vendita di alcolici è vietata ai minori di 18 anni in qualunque situazione (dunque anche attraverso distributori automatici), divieto valido per qualsiasi attività commerciale. L'episodio, tra l'altro, è avvenuto in una zona di Napoli, il quartiere Vasto, in cui spesso si registrano risse e accoltellamenti, con diversi problemi legati all'uso dell'alcol e delle droghe.
La vicenda è stata segnalata da Borrelli sia all'Ordine dei Farmacisti che a Federfarma, chiedendo di intervenire tempestivamente sui titolari della farmacia, verificando al contempo se si tratta di una cattiva abitudine che riguarda anche altre farmacie della zona.
La risposta dei titolari
La farmacia finita al centro delle polemiche è stata contattata da "Adnkronos" per alcuni chiarimenti: i titolari hanno risposto che si tratta di un equivoco. Infatti, pare che si sia trattato di uno spiacevole errore compiuto dal personale, e che le bevande alcoliche siano già state rimosse. Il distributore - ha spiegato il responsabile - è gestito all'esterno da alcuni dipendenti che solitamente si occupano del magazzino, mentre i titolari lavorano all'interno.
Inoltre ha anche precisato che la sua farmacia vende esclusivamente delle bevande per celiaci. Chissà, dunque, che non si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto di alcuni impiegati.
La vicenda ha suscitato scalpore, ma anche una certa ilarità. Le autorità competenti sono state avvisate dell'accaduto: vi terremo aggiornati sull'eventuale evolversi di un caso così curioso.