Possibile che sia realmente accaduto? Le immagini che un utente ha postato su Twitter non lascerebbero adito a dubbi: picchiata, immobilizzata, ammanettata e infine arrestata davanti al figlio piccolo, al marito e ad alcuni amici, come una pericolosa criminale in odore di terrorismo. E' accaduto a Emily Weinman, giovane mamma 20enne di Philadelphia che sabato scorso si trovava sulla spiaggia di Wildwood nel New Jersey. Tutto è iniziato perché sospettata di aver bevuto una birra in un luogo dove vige il divieto di consumare bevande alcoliche e di aver trasgredito la legge che negli Usa non ne consente l'uso prima dei 21 anni.
La vicenda è controversa: la versione dei fatti della ragazza ovviamente è ben diversa da quella dei due 'cops' che intanto però sono stati sospesi dal servizio in attesa che un'inchiesta interna faccia chiarezza. Il video che documenta la facilità a reagire in maniera violenta da parte delle forze dell'ordine americane, ha fatto il giro della Rete diventato virale con oltre 2 milioni di visualizzazioni e in Usa ha scatenato polemiche.
Pestaggio in spiaggia
Sabato scorso una giovane mamma, Emily Weinman, alle 16 si trovava in spiaggia con il marito, la figlia piccola e alcuni amici. Secondo la ricostruzione dell'accaduto fatta dalla stampa locale e dalla tv 'Fox10' che ha reso noto l'episodio, Emily sarebbe stata sospettata da due agenti che pattugliavano il lido di di Wildwood di aver bevuto birra.
Bere alcolici in Usa è consentito solo a partire dai 21 anni. E' stata sottoposta all'etilometro, con esito peraltro negativo. A quel punto, ha sarcasticamente sfidato gli agenti chiedendo loro: "Possibile che non avete cose più importanti da fare che non controllare i documenti a chi beve in spiaggia?". La frase non è stata gradita e i poliziotti le hanno chiesto le generalità per denunciarla.
Lei ha rifiutato e a quel punto è scattata la reazione furente. In particolare un agente l’ha immobilizzata a terra, tirandole pugni sulla testa. Poi, come mostrano le immagini diventate virali, mentre uno la bloccava tenendole i piedi e l'altro le afferava le braccia per poi ammanettarla. Il tutto davanti a bagnanti spaventati che li pregavano di smettere, un bambino che piangeva, forse il figlio della donna, e un terzo poliziotto che delimitava la scena.
Versioni contrastanti
La ragazza che ha poi raccontato l'accaduto sulla sua pagina Facebook ha spiegato che avrebbe mostrato agli agenti delle bottiglie sigillate e sostiene di non aver bevuto come anche l'esame etilico starebbe a dimostrare. L'utente Twitter @HewittLexy, svegliata dalle urla, con il suo telefonino ha girato il video che documenta una violenza ingiustificata. La polizia del New Jersey ha sostenuto che le immagini mostrano solo una parte dei fatti accaduti: la donna accusata di aggressione aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, sarebbe stata ubriaca. Dopo essersi rifiutata di fornire le generalità avrebbe sputato e preso a calci nei genitali uno degli ufficiali. A quel punto sarebbe scattata la reazione 'forte' e l'arresto. Ma la condotta degli agenti è parsa a molti inammissibile. In attesa degli esiti di un'indagine interna, i 'cops' sono stati destinati al momento in ufficio a svolgere mansioni amministrative.