Momenti di altissima tensione e paura nei pressi della città di Liegi, una delle più frequentate e popolose del Belgio dove si è verificato un violento conflitto a fuoco. Protagonista un 31enne, il quale avrebbe sequestrato una donna, prima di barricarsi all'interno di un edificio.

Durante la sparatoria sono morte ben 3 persone, secondo quanto riportato dai media belgi: si tratta di due poliziotte e di un passante. Diversi i feriti, tutte persone che si trovavano lì in quel momento; l'attentatore, invece, è stato ucciso. In particolare, secondo le ricostruzioni della polizia locale, il killer avrebbe sorpreso le due agenti alle spalle: le ha aggredite con un coltello, si è impossessato delle armi e ha fatto fuoco senza nessuna pietà.

I dettagli della vicenda

In soccorso delle colleghe, si sono subito precipitati sul posto altri poliziotti, alcuni dei quali sono stati feriti. Ad avere la peggio in questo secondo conflitto è stato un 22enne, seduto sul lato passeggero di un'auto. Il giovane, infatti, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco ed è morto.

Le forze dell'ordine sono comunque riuscite a raggiungere il killer e lo hanno ucciso. Secondo le prime ricostruzioni, l'attentatore sarebbe uscito di prigione solo pochi giorni fa, nella giornata di lunedì 28 maggio. Prima di morire, il 31enne che, secondo alcune testimonianze, avrebbe urlato a gran voce "Allah Akbar", si è barricato all'interno di un edificio, dove avrebbe preso in ostaggio una donna, uscita incolume.

Quest'ultimo aspetto, però, non è stato confermato da fonti ufficiali.

Le vittime dell'attacco

Le due poliziotte avevano 53 e 45 anni. La prima era vedova e lascia due gemelle di 13 anni. L'altra, invece, era madre di un giovane di 25 anni.

Il passante ucciso mentre si trovava all'interno di un'auto, era uno studente della Haute Ecole di Liegi; avrebbe dovuto conseguire il diploma tra poche settimane per potersi abilitare all'insegnamento.

Il killer era già conosciuto dalle forze dell'ordine del Belgio, in quanto schedato dal 2017 visti i sospetti di radicalizzazione. A riferire la notizia è la TV belga Rtbf. Il nome dell'assassino è Benjamin Herman, originario di Rochefort, dove ancora oggi soggiorna la madre. In queste ore, infatti, la casa è stata perquisita dalla polizia locale. Da valutare, adesso, se il sedicente ed ormai geograficamente 'estinto' Stato Isalmico (ISIS) rivendicherà l'attacco, come spesso accaduto in passato per casi analoghi.