La Coca Cola sceglie ancora una volta la sua sede di Tokyo ed il mercato del Giappone per proporre la sua nuova versione 'trasparente'. Non si tratta della prima novità proposta sul mercato nipponico, tenuto conto che già lo scorso aprile era arrivata la bibita squeezable e a maggio si era vista persino la versione alcolica. Adesso ci sarà da abituarsi all'idea che, un giorno, anche sul mercato europeo potrebbe arrivare una bibita che sarebbe stato già difficile pensare. Al di là dell'aspetto, però, desta molta curiosità sapere cosa cela quella bibita che ha lo stesso colore dell'acqua e sul'etichetta porta uno dei più celebri marchi commerciali presenti sul mercato mondiale.

Coca cola: la novità in Asia

A partire dall'11 giugno arriva sul mercato un prodotto che non sarà definitivo. Si tratterà di una sperimentazione e la produzione sarà intensificata e diffusa su larga scala, probabilmente, solo qualora le vendite dovessero decollare e il gradimento della clientela dovesse essere elevato. Nonostante non sia ancora arrivata sugli scaffali dei supermarket giapponesi, c'è chi ha avuto l'onore di assaggiarla in anteprima e , a quanto, pare dovrebbe avere un sapore non molto diverso dalla classica bevanda. Rispetto alla Coca Cola tradizionale perderà il caratteristico colore e ciò dipenderebbe dall'assenza del caramello, il principale agente responsabile della proverbiale tonalità cromatica di una delle bevande più conosciute a livello planetario.

Bisognerà dunque abituarsi all'idea che a fianco della tradizionali varianti che assicurano un minore apporto di calorie possa affiancarsene una che, addirittura, si pone l'ambizioso obiettivo di azzerarlo completamente.

Coca Cola: i dubbi della clientela e la politica di sviluppo del gruppo

Secondo quanto è emerso, la nuova Coca Cola trasparente sarebbe il frutto di uno studio approfondito finalizzato a soddisfare la necessità di donargli un gusto particolare.

Sarebbero state addirittura 50 le varianti della formula provate, prima di adottarne una definitiva. Ci si chiede quanto davvero il sapore possa essere vicino a quello della Coca Cola tradizionale, ma una variante certa è rappresentata dalla presenza di un leggero sapore tendente al limone determinato dalla presenza del succo nella ricetta.

Sembra dunque trovare riscontro nelle politiche di sviluppo e produzione, quella che era stata un'intenzione palesata dalle parole da James Quincy, presidente e chief operating officer della Coca Cola di Atalanta. L'idea del colosso sarebbe quella di investire in maniera considerevole in bibite che possano offrire il consueto gusto di quelle prodotte dal gruppo ma con un apporto di zucchero sensibilmente minore, in maniera tale da dare risposte ad un mercato che sembra evolversi sempre più in quella direzione. Per il momento non ci sono notizie o anticipazioni sul fatto che un giorno possa davvero arrivare in Italia la versione trasparente, ma per scoprirlo non resta che iniziare a monitorare se avrà o meno successo in Giappone.