L'azienda tedesca produttrice di pneumatici, Continental, è molto attenta al trattamento dei suoi dati personali. Certo, in un mondo dove ormai la privacy sembra un lontano e sfumato ricordo, viene difficile biasimarla. Ormai, infatti, soprattutto a causa della diffusione di internet, con i suoi numerosi pregi ma anche con i suoi innumerevoli trabocchetti, è diventato sempre più difficile mantenere segreti i propri dati. E tutto ciò a carico dell'utente che, molte volte, se non presta la dovuta attenzione, rischia di condividere involontariamente qualcosa che non avrebbe voluto.

È proprio a causa di questi numerosi rischi che il gruppo Continental è arrivato a fare una scelta "innovativa", vietando agli oltre 30.000 impiegati dotati di un telefono aziendale il download e l'utilizzo delle app californiane di messaggistica Whatsapp e Snapchat sui cellulari di servizio.

Il responsabile del trattamento dei dati personali dell'azienda tedesca ha, dunque, impedito fino a nuovo ordine la condivisione di messaggi e video attraverso le due piattaforme. La scelta non è dettata da una scarsa produttività dei dipendenti sul luogo di lavoro a causa di distrazioni derivanti dal ricorso alla tecnologia, bensì dal rischio di diffusione di dati relativi alla società per cui lavorano.

Il responsabile, infatti, teme per la privacy dell'azienda di Hannover che, di fatto, non sarebbe garantita dalle app, lasciando all'utente la facoltà di limitare l'accesso alle informazioni quali, per esempio, i contatti.

Una possibile soluzione

Per questo motivo, la Continental preferisce evitare di incorrere in eventuali rischi: lasciare nelle mani dei dipendenti la responsabilità di un'eventuale diffusione dei dati sensibili sarebbe qualcosa di troppo azzardato.

WhatsApp e Snapchat potrebbero potenzialmente accedere a indirizzi di terzi se non limitati correttamente, circostanza che si potrebbe verificare anche per una banale disattenzione, come ha spiegato il responsabile del trattamento dei dati del gruppo tedesco.

Il Ceo dell'azienda produttrice di pneumatici, Elmar Degenhart, ha ribadito il concetto e ha dichiarato che la protezione dei dati personali dovrebbe essere un'azione molto semplice.

Infatti, se le app semplificheranno e garantiranno una maggiore sicurezza, seguendo le leggi stabilite dalla Ue, allora quest'interdizione avrà fine. Il dirigente, infatti, ritiene che l'anonimato in questi casi sia sempre più che sufficiente.