Il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, non vuole che i bimbi siano vaccinati nelle stesse stanze in cui vengono immunizzati i richiedenti asilo. La decisione del primo cittadino di centrodestra ha suscitato polemiche. Non è la prima volta che Pizzi assume un atteggiamento severo nei confronti dei rifugiati avendo tempo fa ipotizzato una sorta di coprifuoco per essi. Nella lettera che il sindaco ha inviato recentemente all'Asl della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, viene evidenziato che i bimbi non devono essere vaccinati nella stessa camera dei richiedenti asilo.

Pizzi si è lamentato con il nuovo direttore generale dell'Asl, Angelo Penna, per l'utilizzo degli stessi locali per immunizzare bimbi italiani e migranti richiedenti protezione internazionale.

Domodossola: i locali dell'Asl vengono sanificati prima e dopo le sessioni di immunizzazione

A Domodossola, e non solo, c'è già chi punta l'indice verso il sindaco Pizzi per la sua ennesima decisione discriminatoria. Il primo cittadino ha spiegato che è pericoloso vaccinare bimbi e migranti negli stessi locali. I primi non hanno terminato il ciclo di vaccinazioni, quindi sono particolarmente vulnerabili. I richiedenti asilo, invece, essendo privi di un'anamnesi possono diventare vettori di malattie. Il nuovo direttore generale dell'Asl della provincia del Verbano-Cusio-Ossola ha sottolineato che i locali dove vengono vaccinati i bimbi vengono disinfettati prima e dopo ogni sessione, a prescindere dalla presenza di migranti.

"La sanificazione viene eseguita per ovvie ragioni sanitarie, non certo per la presenza di rifugiati" - ha precisato Angelo Penna.

Monica Cerutti: 'Proposta assurda'

Il direttore generale dell'Asl ha ringraziato il sindaco di Domodossola per avergli permesso di spiegare meglio la situazione: "Chi si siede nelle sale d'attesa dell'Asl non ha patologie infettive".

Ogni anno, presso l'Azienda sanitaria locale della provincia del Verbano-Cusio-Ossola vengono immunizzate venticinquemila persone di cui un ventesimo circa sono migranti. Monica Cerutti, assessore regionale alle Pari opportunità, non accetta la proposta del sindaco di Domodossola, reputandola assurda. Pizzi, secondo la Cerutti, vuole creare in Italia episodi di apartheid, separando gli italiani dai migranti.

"Non è escluso che gli stessi italiani siano portatori di patologie contagiose, quindi è ridicolo reputare la Salute dei piccoli minacciata dai migranti" - ha chiosato l'assessore regionale. Dello stesso avviso Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità, il quale auspica che le parole del primo cittadino di Domodossola siano solamente il frutto dell'atmosfera 'surriscaldata' degli ultimi tempi.