È stata una tragica dimenticanza, quella che si è verificata in un ospedale di Zhumadian, una città della Cina. L’errore umano, questa volta, è costato la gamba di un bambino di appena quattro giorni. L’amputazione è stata ritenuta necessaria per via delle gravi ustioni prodotte dal phon, dimenticato acceso da un’infermiera vicino al neonato. Sebbene l’incidente si sia verificato il dicembre scorso, è stato reso pubblico solo questa settimana.
Dimenticato un phon acceso accanto al bimbo
È stato un fallo in una semplice operazione di ruotine a portare all’amputazione della piccola gamba del bambino. Dopo aver lavato tre neonati, l’infermiera è passata ad asciugarli con il phon, lasciandolo acceso accanto al piccolo, dopo essere stata chiamata in un’altra stanza.
La gravità dell’accaduto, però, non finisce qui. Infatti, le telecamere mostrano che sebbene nella stanza sia entrata un’altra infermiera, questa non si sarebbe accorta di nulla, presa dallo svolgimento di altri compiti. Ad accorgersi della situazione, invece, è stato un chirurgo nel suo giro di controllo. Ormai, però, è troppo tardi: sono passate due ore. Due ore in cui il getto continuo d’aria calda del phon ha ustionato la gamba del neonato a tal punto da causare una rottura nella pelle. Non è rimasta altra scelta, a quel punto, che dover amputare l’arto. Gli altri due bambini nella stanza hanno riportato anch’essi delle scottature, ma di lieve entità.
L'ospedale chiede scusa
Le due infermiere, responsabili di questo terribile avvenimento, sono state licenziate.
Il management dell’ospedale ha rilasciato, invece, delle pubbliche scuse.
I genitori del piccolo, nella sofferenza, si scagliano contro le infermiere. “Dovevate prestare maggiore attenzione ai neonati”, così parla il genitore del bimbo alla televisione, “in questo modo vi sareste accorte del phon prima che la situazione diventasse grave e il mio bambino avrebbe riportato solo lievi ferite”.
La nonna, invece, si dice preoccupata per il futuro del piccolo: “come sarà la sua vita?”.
L’ospedale, intanto, cerca di rimediare ove sia possibile, risarcendo la famiglia. L’ospedale, infatti, contribuirà a pagare le cure per il neonato. I genitori del piccolo, però, non sembrano d’accordo, preoccupati non solo delle spese sanitarie, ma anche del futuro, del costo economico, sociale e psicologico che avrà la vita del piccolo dal tragico incidente in poi.