Sarà la Spagna ad accogliere i 629 migranti a bordo della nave Aquarius: la ONG attraccherà nel porto di Valencia. La svolta è arrivata dopo gli appelli lanciati dall'Unione Europea e dall'Onu e accolti dal premier spagnolo Pedro Sanchez. Tramite la sua pagina ufficiale di Twitter, Sanchez ha confermato il via libera allo sbarco della nave Aquarius. Un obbligo per evitare una catastrofe umanitaria nel Mediterraneo. Soddisfazione da parte del governo italiano che domenica scorsa aveva ordinato la chiusura di tutti i porti italiani. Il premier Giuseppe Conte, in visita ad Amatrice, ha voluto ringraziare le autorità spagnole per aver accolto l'invito dell'Italia nella 'direzione della solidarietà'.
'Evidentemente - ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini - alzare in maniera garbata la voce paga'. Anche Danilo Tonelli, ministro delle Infrastrutture, ha confermato che quanto accaduto rappresenta 'il segno di un nuovo vento di solidarietà'.
Malta ringrazia la Spagna
Non si è fatto attendere il tweet di ringraziamento del primo ministro maltese nei confronti di quello spagnolo, per aver accolto l'Aquarius: allo stesso tempo, Muscat non ha risparmiato le critiche nei confronti dell'Italia, rea, secondo il ministro, di aver infranto le regole internazionali. Uno stallo diplomatico iniziato domenica sera quello tra Salvini e Muscat, sull'indisponibilità a ricevere l'ONG, nella quale si trovano a bordo anche 123 minori non accompagnati, sette donne incinte e 15 persone ustionate.
Intanto sta diventando un caso il post (poi rimosso) del sindaco di Livorno Filippo Nogarin, in cui annunciava su Facebook, l'apertura del porto alla nave Aquarius. Sull'intricata questione è intervenuto anche il portavoce di Angela Merkel, ricordando a tutti gli stati membri il loro dovere di non sottrarsi alle proprie responsabilità umanitarie.
Secondo il segretario di stato del Belgio, Theo Francken, la soluzione potrebbe essere, invece, l'apertura di un campo profughi in Nord Africa.
Salvini: 'Vittoria, primo obiettivo raggiunto'
Nella mattinata di lunedì, Matteo Salvini ha puntato il dito anche contro un'altra nave, la Sea Watch 3, pronta a recuperare a largo delle coste libiche l'ennesimo carico di immigrati, in direzione Italia.
Il ministro dell'Interno ha ricordato - che il nostro Paese ha finito di 'chinare il capo' e obbedire in silenzio. Per il leader della Lega non ha alcuna importanza, se la nave si chiami See Watch 3 o Aquarius, quel che conta è dare un taglio a questo traffico di essere umani e continuare con la linea del buonsenso. Un plauso per Matteo Salvini è arrivato da Marine Le Pen, che, dall'Ansa di Parigi, ha confermato che, per porre fine agli incessanti arrivi di clandestini e al traffico di esseri umani, occorre una Politica rigida e ferrea.