Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino assassinato nel 1992 in via D'Amelio sarà ascoltata oggi, mercoledì 18 luglio, dalla Commissione regionale antimafia siciliana. Un giorno non occasionale, in quanto siamo alla vigilia dell'anniversario della strage in cui vennero uccisi il giudice Borsellino e gli agenti della scorta. "Sono presenti i motivi della delibera dell'udienza Borsellino quater che ci riferiscono come attorno a questo caso c'è stato un furto di verità durato per 25 anni e che tutto questo è successo in Sicilia, scenario di accordi fraudolenti indirizzati a fare in modo che la verità prendesse le distanze", ha dichiarato Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia all'Ars che ha decisamente voluto l'audizione di Fiammetta Borsellino.

'Diteci la verità'

Come riportato su Repubblica, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia 26 anni fa ha scritto una lettera indirizzata alle autorità nella quale pone tredici domande relative alla strage di via D'Amelio, denunciando "troppi depistaggi sul decesso di mio padre". "Basta con questi misteri di Stato: diteci la verità - scrive la figlia minore di Paolo Borsellino - perché sono trascorsi 26 anni ed ancora attendiamo delle risposte. Ci sono domande che non possono essere cancellate dall'indifferenza o da illecite disattenzioni". Le domande poste da Fiammetta Borsellino, in realtà, sono interrogativi che una parte dell'opinione pubblica si pone da anni. "Perché le autorità locali non misero in azione dei provvedimenti opportuni per la sicurezza di mio padre?"; oppure "perché per un attentato di così ampia portata fu prediletta una procura formata da magistrati che non possedevano competenze?".

Immancabili le domande sulla famosa agenda rossa scomparsa, sul finto pentito Vincenzo Scarantino e sull'inefficace verbale d'ispezione della polizia con lo stesso "nel garage dove dichiarava di aver rubato la 126 poi tramutata in autobomba". Insomma, domande che da anni attendono di avere risposte concrete.

Le altre audizioni

Nei prossimi giorni potrebbero essere sentiti anche gli altri due figli del giudice Borsellino, Manfredi e Lucia. Inoltre, verranno ascoltati anche i magistrati che negli anni hanno lavorato al processo sulla strage di via D'Amelio, tra cui Carmelo Petralia, Anna Palma e Nino Di Matteo. Grande assente è il rappresentante dei pm Giovanni Tinebra, in quanto scomparso un anno fa.