Si torna a parlare dello scandalo di Hollywood che aveva scosso il mondo del Cinema e creato un effetto domino di denunce da parte di oltre 70 donne. Il caso di Harvey Weinstein aveva scatenato una vera e propria bufera mediatica, dato vita al movimento femminista Metoo e scoperchiato il vaso di Pandora sugli abusi di potere di ricchi e influenti uomini legati agli ambienti dello spettacolo. Le accuse di molestie sessuali nei confronti del produttore cinematografico avevano portato la sua impresa al crac e causato la sua espulsione dall'Academy degli Oscar.
Tuttavia, nonostante le testimonianze di diverse attrici, i pesanti effetti mediatici e l'arresto avvenuto il 25 maggio scorso, di fronte alla corte di New York Weinstein si è dichiarato innocente e, al momento, è stato liberato su cauzione di un milione di dollari.
La decisione del tribunale di New York
Durante l'ultima udienza in tribunale, Weinstein è stato chiamato a difendersi dalle accuse di violenza sessuale mosse nei suoi confronti da una terza donna per fatti risalenti al 2006. L'imputato ha negato ogni evidenza e si è dichiarato assolutamente non colpevole. Il suo legale, Benjamin Brafman, ha difeso l'assistito affermando che ''non è un predatore'' e che sarebbe addirittura 'ridicolo' accusarlo di presunti rapporti non consenzienti.
E' inoltre convinto del fatto che ''quando questo caso sarà chiuso, sarà scagionato''. Nonostante le obiezioni presentate da Gloria Allred (l’avvocato della donna), che ha messo in dubbio la presenza di prove a favore del produttore americano, il dibattimento si è concluso con la conferma della libertà su cauzione che era stata stabilita nella precedente udienza.
L'ex re di Hollywood ha così evitato di essere ristretto agli arresti domiciliari. L'unica misura restrittiva che ha conservato è l'obbligo di indossare un dispositivo di geolocalizzazione per monitorarne i movimenti e la possibilità di spostarsi solo all'interno dell'area circoscritta degli Stati di New York e del Connecticut (in cui Weinstein risiede).
Stando al suo avvocato, che si ritiene soddisfatto della decisione dei giudici, ora il produttore ha come obiettivo principale quello di riabilitare il suo nome e tornare a produrre film di successo. Su nuove possibili accuse nei confronti del suo assistito Brafman ha precisato che saranno affrontate "man mano che emergono''.