Stamattina un gruppetto di quattro persone di colore, tre donne ed un uomo, ha raggiunto il piazzale degli autobus di Catania per arrivare a Taormina con la corsa delle ore 9 di Interbus, Pensavano che, per partire, sarebbe bastato essere muniti di regolare titolo di viaggio ed invece non è andata così. L'autista, infatti, come ha raccontato una testimone, Franca Scardilli, raggiunta da MeridioNews, è partito lasciando a terra le donne. La storia è già rimbalzata sui social scatenando le immancabili polemiche.

I quattro erano tutti muniti di biglietto

Secondo quanto riportato dalla donna, anche lei in attesa dell'autobus per Marzamemi, l'uomo si era recato a fare i biglietti, mentre le tre donne hanno chiesto all'autista di poter salire a bordo; il conducente ha spiegato loro che senza adeguato titolo di viaggio non potevano prender posto e così hanno atteso di fronte al mezzo. Quando il loro amico è arrivato, con i biglietti per tutti e quattro, quest'ultimo è riuscito a salire, mentre per le sue accompagnatrici non c'è stato nulla da fare: "L’autista ha chiuso le bussole" ha raccontato la testimone "e se n’è andato lasciandole a terra".

Un giovane addetto Interbus, al suo secondo giorno di lavoro, ha provato a richiamare l'attenzione dell'autista, battendo sul finestrino, per fargli notare che le tre passeggere non erano salite, ma non c'è stato nulla da fare: il conducente ormai aveva già messo in moto ed era partito alla volta di Taormina.

Le donne, stupite, hanno chiamato le forze dell'ordine che hanno spiegato l'accaduto, sostenute anche da altre persone presenti. Il giovane, neo assunto in qualità di controllor,e ha parlato con i poliziotti spiegando che l'autobus non pareva pieno e che tutti protestavano. La signora Scardilli, allibita per l'accaduto, si è detta disponibile a testimoniare in loro favore, in caso di denuncia.

La donna ha aggiunto: "Non so se il bus fosse stato pieno, ma non mi è piaciuto il modo il cui il conducente ha chiuso loro la porta in faccia solo perché di colore". Poi ha concluso dicendo "Bisogna denunciare ingiustizie". Giovanni Lucisano, un vigilantes anche lui testimone della scena, ha rincarato la dose sostenendo che l'autista ha fatto finta di nulla.

La replica dell'azienda di trasporti

Secondo Etna Trasporti, l'azienda che si occupa del collegamento, non si è trattato di un episodio di razzismo. Il direttore di esercizio, Mario Nicosia, ha infatti spiegato che sul bus si trovavano già numerosi migranti, dunque se l'autista fosse stato razzista non avrebbe permesso neppure a loro di salire.

Probabilmente, l'autobus era in manovra e, per questo, la bussola è stata chiusa. Inoltre, dopo 15 minuti sarebbe partito un altro mezzo. Poi ha difeso il conducente, un cinquantenne che si è sempre distinto per professionalità, cortesia e puntualità.