Faccio quanto è in mio potere per salvare la vita di una persona”. Così Elin Ersson risponde a chi le chiede di interrompere la ripresa video e prendere posto insieme agli altri passeggeri. Lei è una ragazza svedese di 21 anni. La vita in pericolo è quella di un signore afgano di 52 anni, imbarcato sull’aereo contro la sua volontà per essere respinto fuori dai confini dell’Unione Europea. È successo questo lunedì all’aeroporto di Gothenburg su un volo diretto ad Istanbul. Il video dell’accaduto, filmato dalla stessa ragazza mentre porta avanti la protesta in inglese, è diventato presto virale – ha già superato i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni.

Elin Ersson: studentessa e attivista

La protagonista dell’azione studia all’università di Gothenburg per diventare assistente sociale, e da un anno lavora anche come volontaria con richiedenti asilo. Ha potuto confrontarsi di persona con chi è scappato dalla violenza che regna in Afghanistan, forse per questo ha le idee molto chiare sul da farsi. “Cosa è più importante? La vita di una persona o il tuo tempo?”, risponde così la ragazza ai commenti rabbiosi di un altro passeggero – presumibilmente un cittadino inglese. Tra i passeggeri c’è anche chi si schiera dalla parte dell’attivista, ma la tensione è alta e qualche lacrima cade giù dai suoi occhi azzurri. Dopo uno stallo di un quarto d’ora, la perseveranza della ragazza dà però i suoi frutti.

La protesta si conclude in modo pacifico, così come era cominciata, e tra gli applausi il signore afgano viene fatto scendere dall’aereo.

Respingimento verso l’Afghanistan: non solo dalla Svezia

Quando ha comprato il biglietto aereo Elin Ersson si aspettava di trovare un ragazzo afgano su quel volo – come racconta lei stessa nella diretta streaming - al suo posto invece un signore sopra la cinquantina, anche lui però afgano.

I respingimenti verso l’Afghanistan sono dei fatti comuni, e non vengono effettuati solo dalla Svezia. Anche la Germania rimpatria in Afghanistan le persone che da lì sono scappate. Il ministro tedesco Seehofer è stato da poco al centro della polemica per essersi vantato del numero di respingimenti effettuati proprio ai danni di cittadini afgani.

Nonostante l’Afghanistan sia un paese in guerra alcune zone vengono ritenute sufficientemente sicure dalla Politica europea. Una pratica però criticata con forza da parte di attivisti e organizzazioni umanitarie.