Ciò di cui vi stiamo per parlare è una di quelle notizie che senza dubbio vi lasceranno l'amaro in bocca e vi faranno mettere in dubbio anche l'amore che una madre può provare nei confronti della sua bambina. Già, perché la vicenda accaduta negli Usa, a Houston, riguarda una madre di venticinque anni che ha avuto il coraggio di "vendere" la sua bambina di appena due anni tramite i social network, offrendo ad alcuni uomini di fare sesso con lei in cambio di una ricompensa in denaro di circa 1.000 euro.

Chiede soldi in cambio di sesso con la propria figlia di due anni

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, infatti, il messaggio che Sarah Marie Peters, venticinque anni, avrebbe mandato ad alcuni uomini era sostanzialmente il seguente: 'Ti vuoi divertire con mia figlia?'. Un messaggio che mai nessuno si aspetterebbe di ricevere, soprattutto se accompagnato da fotografie e se il mittente è proprio la madre della piccola creatura di appena due anni. Tutto questo a fronte di una cifra di circa 1.000 euro che gli interessati avrebbero dovuto versare nelle casse della donna. Tali azioni avvenivano attraverso un social network e, oltre alle foto della propria figlia, venivano inviate anche altre foto di giovani ragazze.

Tuttavia, dall'altra parte dello schermo, a ricevere questi assurdi messaggi, c'erano alcuni agenti sotto copertura che per fortuna hanno incastrato Sarah Marie Peters.

La donna cade nella trappola: condannata a 40 anni di prigione

Coloro i quali stavano investigando sul caso, hanno visto la venticinquenne assieme a sua figlia, ignara del fatto che si trattasse di una trappola, salire su un autobus per recarsi a Conroe, nella contea di Montgomery, Stato del Texas, dove avrebbero dovuto incontrare l'uomo che avrebbe pagato per fare sesso con la piccola.

Ad attenderla, invece, c'erano le forze di polizia che hanno evitato che accadesse il peggio e immediatamente arrestato Sarah affidando poi la piccola alla custodia dei servizi di protezione dell'infanzia statali. Poco dopo, Sarah Marie Peters ha confessato la sua colpevolezza ed ha subito una condanna a quaranta anni di reclusione con l'accusa di favoreggiamento alla prostituzione.

Tutto questo è stato reso possibile grazie all'intervento da parte delle forze dell'ordine che sono riuscite ad intercettare questo tipo di attività assai grave che la donna svolgeva tramite internet.