Anche la scuola media Brunelleschi - Istituto comprensivo 1 di Porto Torres, nella provincia di Sassari, ha devoluto una importante somma, poco più di 400 euro, a favore di Edoardo Campus, studente liceale sassarese che combatte contro un tumore. Il ragazzo, che attualmente è rientrato in Italia, a Roma, si era recato negli Stati Uniti d'America per perfezionare gli studi, scoprendo di essere ammalato.

Immediata la mobilitazione

Subito dopo, abbiamo assistito ad una mobilitazione davvero encomiabile da parte di studenti, amici e conoscenti che, attraverso la formula del crowdfunding, hanno promosso una raccolta di denaro da destinare alla causa di Edoardo.

In questo modo è scaturita la collaborazione tra la scuola media Brunelleschi e gli studenti del liceo Europa Unita di Porto Torres. In particolare i rappresentanti della Consulta cittadina e provinciale degli studenti delle scuole superiori della provincia di Sassari, Alfio Galvagno e Marcello Puggioni hanno incontrato una rappresentanza della scuola media Brunelleschi, il vice preside, professor Alessandro Pinna, e avviato l'opera di sensibilizzazione nella scuola media. Che, a dire il vero, ha risposto in modo massiccio, grazie alla sensibilità degli alunni, della famiglie, dei docenti e del personale A.T.A., permettendo alla scuola Turritano di dare un contributo prezioso.

Grande solidarietà

Lo scorso fine aprile, il padre di Edoardo, Claudio Campus, parlando alla stampa locale, aveva riferito di esser rimasto colpito dall'enorme affetto, definito planetario, che aveva interessato suo figlio. Ha dichiarato di aver ricevuto quotidianamente diverse centinaia di messaggi, consapevole che la sfida fosse alquanto impegnativa.

In qualche modo tanto clamore lo preoccupava, rischiava di distogliere la sua attenzione dal caso. Perciò, ha detto scusandosi il padre del cestista turritano, 'Nessuno si offenda' per le mancate risposte attraverso i principali social quali Facebook o WhatsApp. Ma trattandosi di una fase delicata, le energie andavano dirottate verso il proprio figlio.

I primi cicli di chemioterapia

Subito dopo aver scoperto la malattia, la squadra degli Warriors, avevano lanciato un appello diventato virale. Attraverso una raccolta fondi che servivano a sostenere le spese del viaggio e i primi cicli di chemioterapia, il traguardo raggiunto è stato di 80.000 dollari. Adesioni soprattutto da Sassari ma anche dal resto del mondo. Gesti definiti dalla famiglia, 'commoventi'.