L’odissea dei 12 piccoli calciatori thailandesi e il loro allenatore intrappolati per 18 giorni in una delle grotte di Tham Luang nel nord della Thailandia, si è appena conclusa nei migliori dei modi. Questa incredibile storia che ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso ha interessato alcuni produttori cinematografi di Hollywood che vorrebbero realizzarci un film. Infatti sembrerebbe che ci siano già stati dei sopralluoghi da parte di case produttrici per verificare la fattibilità dell’idea della realizzazione.

I ragazzi e il giovane allenatore, una volta fuori dalla grotta, sono stati portati in ospedale per accertamenti sanitari.

Da una prima visita si è riscontrato che stanno bene anche se hanno perso peso e sono debilitati, ma riescono già a stare in piedi e camminare. Forse chi sta meno bene è il loro giovane coach, Ekkapol Chantawong, che si sente in colpa per aver organizzato una gita in grotta, per far trascorrere una giornata diversa ai suoi allievi. Mai avrebbe pensato che sarebbe arrivato un temporale con tanta pioggia che avrebbe allagato la grotta impedendo a loro l’uscita.

Le idee per il film dei coraggiosi calciatori thailandesi

Il film intende portare a conoscenza dell'umanità oltre alla disavventura che hanno subito i tredici giovani thailandesi, anche il lato positivo della vicenda. Tra i componenti della squadra dei Cinghiali, si è creato un ottimo clima di affiatamento e l’allenatore ha mantenuto sempre la calma ed è riuscito a tranquillizzare i ragazzi che hanno avuto l’energia in corpo per resistere ben 18 giorni chiusi in grotta.

I ragazzi hanno vissuto tutti questi giorni con pochissimo cibo, bevendo l’acqua che filtrava in grotta e con l’incubo che ritornassero le piogge e aumentasse il livello dell’acqua in galleria. La location del set cinematografico dovrebbe essere proprio la grotta che è stata la prigione per la giovane squadra di calcio thailandese.

Ma per il momento le compagnie cinematografiche per poter organizzare le eventuali riprese dovranno aspettare che la cavità ipogea venga riaperta.

Thaliandia a confronto con Italia

Questa vicenda ci ha ricordato che nel 1981 in Italia è avvenuto un caso simile con finale diverso. A Vemicino, paesino alle porte di Roma, un bambino, Alfredino Rampi, è caduto in un pozzo.

Nei giorni in cui i soccorritori hanno cercato di salvarlo, la popolazione mondiale era davanti alla televisione per sperare nel miracolo. Purtroppo questa vicenda si è conclusa tragicamente, a differenza dei ragazzi thailandesi che sono sopravvissuti.