Ore di attesa nei pressi della grotta di Tham Luang, in Thailandia: le condizioni meteorologiche avverse, purtroppo, potrebbero ritardare ulteriormente le operazioni di salvataggio dei 12 giovani calciatori rimasti intrappolati insieme al loro allenatore nelle cavità sotterranee dal 23 giugno.

Stando a quanto riportato da "Il Messaggero", la situazione sembra destinata a peggiorare, poiché presto potrebbero intensificarsi le piogge monsoniche. Nel frattempo, si continua ad estrarre acqua dagli anfratti per facilitare il lavoro dei sommozzatori, ma nuove infiltrazioni potrebbero rendere vani questi sforzi.

Inoltre si cerca in tutti i modi di tenere alto il morale dei ragazzi: così, nelle ultime ore, insieme ai viveri sono arrivati i messaggi dei parenti e due blocchi di carta sui quali i piccoli hanno potuto scrivere le loro risposte.

I messaggi d'incoraggiamento dei genitori

Una bella sorpresa, in attesa che sia finalmente disponibile il cavo telefonico per metterli direttamente in contatto con le famiglie, operazione che sta riscontrando qualche difficoltà, così come quella dell'installazione di un tubo che dovrebbe permettere di rifornire ossigeno agli intrappolati, visto che le riserve disponibili si sono notevolmente ridotte per la presenza di numerosi soccorritori.

I genitori hanno fatto sapere ai figli - tutti di età compresa tra gli 11 e i 16 anni - che li aspettano presto e che non sono arrabbiati.

Parole di conforto anche per l'allenatore 25enne, che ha portato i giovani calciatori ad avventurarsi in questa pericolosa "missione di coraggio" nelle grotte chiuse al pubblico, al termine degli allenamenti di quel maledetto sabato: "Non ce l'abbiamo con te e ti sosteniamo", gli ha scritto il padre di un allievo che lo ha ringraziato per il modo in cui si è preso cura dei ragazzi in questi giorni.

I ragazzi intrappolati pensano al futuro

Tra i biglietti riportati alla luce del sole, il più commovente è proprio quello dell'incauto mister che ha chiesto scusa ai genitori dei giovani che gli erano stati affidati: dopo aver assicurato che stanno tutti bene, ha promesso che continuerà a prendersi cura dei piccoli. I ragazzi, invece, hanno detto alle rispettive famiglie di non preoccuparsi, che già stanno pensando ai giorni in cui torneranno a rivedere la luce del sole: tra i messaggi più simpatici, la richiesta ai professori di non assegnare troppi compiti al ritorno da questa brutta avventura.

Chanin, 11 anni, ha chiesto al fratello di portarlo a mangiare del pollo fritto, mentre il 13enne Duangpetch ha ricordato il suo prossimo compleanno. Ha colpito particolarmente il messaggio di Ekkarat, il quale ha promesso che darà una mano alla madre nel negozio di alimentari di famiglia quando sarà libero. Adul, 14 anni, è stato uno dei pochi a lasciar trasparire un po' di angoscia, scrivendo ai suoi che gli mancano tanto e che spera di uscire dalle grotte il prima possibile.

Stando a quanto riportato da Francesco Battistini, inviato del "Corriere della Sera", la macchina dei soccorsi sembra essersi ingolfata nelle ultime ore. Del resto, l'impressione è che le autorità thailandesi siano ancora incerte sul da farsi: aspettare non si sa quanto, in attesa che le condizioni di sicurezza migliorino, o far intervenire le unità subacquee che porterebbero fuori ad uno ad uno i giovani intrappolati - molti dei quali non sanno nemmeno nuotare - lungo un percorso decisamente impervio anche per un professionista. Ma più passano i giorni, più aumenta il rischio che gli allagamenti si estendano, che l'ossigeno scarseggi e che si sviluppino pericolose infezioni.