Il sito liberoquotidiano.it ha riportato, nelle ultime ore, il caso di alcune donne di mezza età che, a Bergamo, vanno a caccia di profughi africani. I migranti che soggiornano in un centro di accoglienza in una frazione di Bergamo vengono pagati da donne italiane attempate in cambio di rapporti sessuali. Una signora che vive a pochi metri dalla struttura di accoglienza ha rivelato che spesso vede una donna che parcheggia la sua auto nel piazzale antistante la struttura di accoglienza e si mette ad aspettare un profugo. Quel giovane, secondo la signora italiana, avrà circa 25 anni.

I reporter di liberoquotidiano.it hanno chiesto agli ospiti del centro cosa faceva quel ragazzo a bordo dell'auto della donna italiana e loro, sorridendo, hanno tentato di glissare. Uno invece ha detto: "Vanno in letto".

La cooperativa Ruah gestisce oltre 50 strutture di accoglienza

Un profugo di 27 anni originario della Costa D'Avorio ha confermato ai giornalisti di liberoquotidiano.it che una donna di Bergamo paga spesso un ospite del centro di accoglienza per rapporti 'intimi'. Non si tratta, però, di un singolo episodio. Sono diverse le donne attempate che si mettono alla ricerca di giovani profughi per consumare fugaci rapporti sessuali nel comune di Bergamo. E i ragazzi stranieri cedono sempre, un po' per noia, un po' per piacere, ma anche per necessità di soldi.

In un attimo diversi profughi si ritrovano a letto con cinquantenni italiane. La conferma del curioso del trend delle signore italiane che adescano gli ospiti delle strutture di accoglienza è stato confermato anche dagli educatori della cooperativa Ruah, che gestisce più di 50 centri (a Bergamo e provincia) in cui alloggiano oltre 1000 immigrati.

Una storia ben nota anche a Casazza

"Capita di vedere i ragazzi salire in auto con queste signore di mezza età" hanno raccontato alcuni educatori di Ruah ai giornalisti, aggiungendo che i profughi non confessano mai il vero rapporto con le signore, limitandosi a proferire frasi del tipo "E' una mia amica, l'ho conosciuta al bar".

Quella degli adescamenti dei profughi da parte delle signore italiane è una storia ben nota anche a Casazza, dove molti residenti giurano di aver notato varie donne in macchina che si avvicinano ai profughi e, con atteggiamenti ammiccanti, li invitano a salire a bordo. Il proprietario di un ristorante alla periferia sud di Bergamo ha dichiarato che spesso una quarantenne italiana e un ragazzo africano entrano insieme nel suo locale e mangiano. Al ristoratore non sono sfuggite le carezze che si sono scambiati dei due e il braccio di lui attorno alla vita della quarantenne che, a fine pasto, ha pagato il conto.