Come ben noto ormai, nel primo pomeriggio di lunedì 6 agosto si è verificato un terribile incidente stradale all'altezza di Bologna che ha causato due esplosioni e un bilancio di un morto e centoquarantacinque feriti. Il tutto è stato causato dallo scontro tra tre mezzi: un'autocisterna che ha tamponato un camion che trasportava fusti di solvente e che a sua volta ha colpito un tir che trasportava autovetture. Dallo scontro sono scaturite ben due esplosioni che hanno provocato ingenti danni nella zona. Antonio Verdicchio è il camionista casertano che era alla guida del primo camion tamponato e nelle scorse ore ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Mattino, raccontando di come è riuscito a contribuire a salvare alcune vite umane che altrimenti sarebbero state colpite dal fuoco.

Il camionista scampato alla morte nell'incidente di Bologna: il suo racconto

L'uomo ha spiegato di essersi accorto dallo specchietto dell'arrivo di un camion ad una velocità sostenuta. In quel frangente di tempo, però, ha avuto l'intuizione di accelerare e sterzare verso destra mentre si trovava nel traffico della tangenziale. Grazie a questa manovra il camionista ha raccontato di essere riuscito a racimolare il tempo necessario per scendere immediatamente dalla cabina di guida. Nel momento in cui c'è stato l'impatto, il suo camion si è capovolto ma lui ha fatto in tempo a lanciarsi e ad urlare avvisando tutti coloro i quali si trovavano nelle vicinanze consentendo a loro di scappare prima che accadesse l'irreparabile.

Stando ai racconti del camionista casertano, infatti, era consapevole di quello che sarebbe potuto accadere e infatti la cisterna è esplosa dopo pochi minuti sprigionando un'aria caldissima e poco respirabile, ma grazie alla prontezza di scappare si è potuta evitare la morte. Nell'inferno di Bologna, però, ha raccontato anche di aver avuto molta solidarietà da parte di altre persone, dove addirittura un turista tedesco si è avvicinato portando uno spray contro le ustioni.

Ha concluso la sua intervista spiegando in maniera molto diretta come la situazione sia stata grave: 'Il suolo ha tremato cento volte più forte del terremoto dell’Ottanta'.

Nonostante i segni che quel drammatico incidente gli ha lasciato in volto, costretto a tenere una garza per le ustioni intorno al collo e con un livido sul naso, ci ha tenuto a tranquillizzare tutti tramite una diretta fatta su Facebook per rassicurare tutti i suoi amici e familiari. 'Io sono sempre qua, un po' acciaccato ma tutto bene'.