Il decimo municipio di Roma Capitale ha scelto un accostamento piuttosto pericoloso per pubblicizzare i diversi eventi che costellano l'estate di Ostia. La scelta di ironizzare sulla testata data, lo scorso novembre, da Roberto Spada (reggente dell'omonimo clan malavitoso) al giornalista Rai Daniele Piervincenzi è stata giudicata da molti più che discutibile. E sui social è già scoppiata la polemica.
"Vieni a Ostia, mo te la do una capocciata"
Lo spot che pubblicizza il cartellone di iniziative agostane è stato "lanciato" dal circuito RomaRadio che trasmette nelle diverse stazioni metropolitane di Roma non è passato inosservato.
Il riferimento a quanto accaduto qualche mese fa e alla presenza di clan mafiosi sul litorale di Ostia è fin troppo evidente. E, come hanno fatto notare in molti, il duetto radiofonico che fa da sceneggiatura alla "réclame" sembra ridurre a macchietta un episodio gravissimo, che ha fatto il giro del mondo.
Lo spot che voleva lanciare gli eventi in programma sul lungomare è stato commissionato dal presidente del X Municipio di Roma Capitale, Giuliana Di Pillo, ed è finito così nell'occhio del ciclone sui social e non solo. Maria Cristina Masi, consigliera azzurra, indignata, ha annunciato una interrogazione.
Anche Luciano Nobili, Responsabile Città Metropolitane nell'Esecutivo nazionale del Partito Democratico, ha criticato con un tweet lo spot definendolo "Uno schifo senza precedenti".
La #Raggi e il #M5S non hanno mai combattuto la mafia. Ma ora hanno davvero toccato il fondo.
— Luciano Nobili (@lucianonobili) 8 agosto 2018
Il Campidoglio usa la violenza del clan #Spada per “pubblicizzare” Ostia
Uno schifo senza precedenti.
Devono bloccarlo immeditamente e chiedere scusa ai romanihttps://t.co/3dZZkBB3L7
Volevamo sdrammatizzare
L'autore e interprete dello spot della discordia, Fabio Avaro, ha spiegato: "Volevo sdrammatizzare, fare dell'autoironia.
Ho cercato un modo originale per dire che Ostia non è solo coatti in spiaggia e capocciate". Avaro, ostiense doc, dunque, si è giustificato spiegando che voleva solo fare una battuta sulla testata di Roberto Spada. Nulla di più.
Poi, ha aggiunto: "Quando il Comune di Roma mi ha contattato per chiedermi se volevo realizzare uno spot sulla mia cittadina mi sono sentito felice ed orgoglioso.
Però - ha precisato - ho voluto fare a modo mio". Così, Avaro, si è messo a lavorare al testo e l'ha presentato alla giunta M5S, che l'ha accettato elogiando l'ironia che "rispecchia l'estate romana".
Non volevamo sminuire un episodio gravissimo
Giuliana Di Pillo, presidente pentastellata del X Municipio di Roma, ha difeso lo spot che voleva promuovere le iniziative culturali di Ostia dicendo che nessuno ha voluto sminuire il grave episodio accaduto lo scorso novembre o denigrare la vittima dell’aggressione. Lo spot radiofonico, infatti, secondo Di Pillo, voleva semplicemente ribaltare l’immagine negativa che era emersa da quella brutta vicenda. Poi ha concluso: "Ritengo che le persone intelligenti ed oneste riusciranno senza difficoltà a cogliere lo spirito, delicato ed ironico, dell'iniziativa".