Ha sempre sostenuto che è stata una caduta accidentale, ma il suo racconto non convince gli inquirenti. È trascorsa una settimana dal 'volo' della 46enne hostess inglese Kay Longstaff da una nave da crociera. Miracolosamente sopravvissuta, è stata salvata dopo dieci ore a mollo in mare aperto.
Verso la mezzanotte del 19 agosto, la donna si trovava con il compagno, il 43enne elettricista Craig Rayment, a bordo della nave Norwegian Star, 2300 passeggeri per 92mila tonnellate, che navigava le acque della Croazia diretta a Venezia dove sarebbe terminata la crociera, quando è avvenuta la caduta in acqua.
Per gli investigatori di Croazia e Italia che si sono occupati del caso, si è volontariamente buttata giù.
Caduta accidentale contro salto intenzionale
Il caso a lieto fine, oltre ogni più rosea previsione, addirittura miracoloso, è però tutt'altro che chiuso. La storia della hostess inglese, 'scivolata' dal settimo ponte della 'Norvegian Star' diretta da Dubrovnik a Venezia, ha acceso l'interesse mediatico. Verso le due di notte mentre il compagno dormiva in cabina, la donna è precipitata da un'altezza di almeno 25 metri. È stata doppiamente miracolata perché nella caduta non è andata a urtare contro parti della nave, né è stata risucchiata dalle gigantesche eliche e nell'impatto con l'acqua, eccetto una ferita alla guancia, non ha riportato lesioni.
La donna è riuscita a sopravvivere restando per 10 ore a mollo nell'Adriatico a circa 60 miglia dalla costa. Solo l'indomani, quando si stavano perdendo le speranze di ritrovarla viva, l'equipaggio di una motovedetta della guardia costiera croata l'ha recuperata. Alla tv croata ha raccontato di essere caduta accidentalmente in mare e di essersi salvata grazie allo yoga e alle tecniche di respirazione, di aver cantato per non sentire freddo e non sprofondare nel terrore al buio in mare di notte. Sarebbe stata agevolata anche dal training professionale che il suo lavoro di hostess su jet di compagnie private le impone. Di fatto ha dimostrato una tempra eccezionale, mostrandosi in buona forma e sorridente dopo il salvataggio e una volta giunta all'ospedale di Pola per i dovuti accertamenti.
Ma resta più di una zona d'ombra in tutta la vicenda. Gli inquirenti escludono che sia stata spinta: ritengono che si sia buttata giù intenzionalmente, forse dopo una serata di bevute e dopo innumerevoli liti con il compagno, confermate dal personale di bordo. Sul ponte ha lasciato la maglietta, in acqua è stata recuperata con reggiseno e calzoncini, la borsa e il passaporto. Difficile, inoltre, cadere affacciandosi da una ringhiera molto alta.
Caduta in mare, non dovrà pagare le spese
A distanza di una settimana, i giornali inglesi che stanno continuando a seguire la vicenda, hanno mostrato immagini di Kay che vive in Spagna, a Benalmádena, sulla Costa del Sol, sul balcone di casa in costume intenta a a sorseggiare un the con il compagno che le sta accanto, proprio come una coppia affiatata in beato relax.
Pare che sia tornato il sereno, superata la preoccupazione maggiore della donna appena tratta in salvo: non dovrà rimborsare le spese del suo recupero in mare che ha coinvolto un aereo e tre motovedette, perché la legislazione croata non lo prevede. "Come farò a pagare?": era stata infatti la prima domanda fatta a Lovro Oreskovic, capitano della motovedetta che l'ha salvata. Nel frattempo è emersa una grave situazione debitoria di Craig Rayment con le banche. Che tutto questo abbia a che fare con l'accaduto?
Dopo due giorni trascorsi sotto osservazione all'ospedale di Pola, e uno a Venezia a colloquio con la polizia italiana, la coppia è rientrata in Spagna. Da quel momento, forse perché molto imbarazzata per l'accaduto e i disagi provocati agli altri passeggeri della nave, l'hostess ha scelto di mantenere un basso profilo. Rimane il mistero sul motivo per cui avrebbe scelto di fare il 'grande salto'.