Da ieri sera, 16 agosto, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rilevato, ancora, numerosi sisma di magnitudo e di profondità variabile. Sono stati localizzati nella stessa area epicentrale del 14 agosto. A differenza di tre giorni fa, la maggiore superficialità (circa 9 chilometri di profondità) dei recenti terremoti ha contribuito a diffondere rapidamente la paura tra gli abitanti di numerosi centri abitati limitrofi. In questi ultimi giorni, la memoria emotiva dei residenti è riportata, di continuo, agli eventi sismici del 2002.
I danni sono stati di lieve entità e, prevalentemente, riferiti alle abitazioni già definite inagibili nel 2002. Nessun ferito. Il Presidente della Regione Molise ha, subito, dichiarato che la priorità è far ritornare alla tranquillità i molisani.
Localizzazione, magnitudo e profondità
Alle ore 20:19:04 la Sala Sismica INGV-Roma ha registrato un evento sismico principale di magnitudo Richter o locale ML5.2 (Mw 5.1) localizzato a 4 chilometri a sud-est di Montecilfone, in provincia di Campobasso e ad una profondità di 9,4 chilometri. Alle ore 21:00 la Rete Sismica Nazionale ha rilevato, nella stessa area, altre 10 scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.5. L'area epicentrale è la stessa del terremoto del 14 agosto.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha pubblicato una mappa di scuotimento (shake map) che mostra valori corrispondenti ad un'intensità strumentale su terreno roccioso fino al VI grado della scala MCS (scala di intensità Mercalli-Cancani-Sieberg). La shake map in scala MCS mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line.
Ad esempio, per elaborare la shake map dell'evento sismico delle ore 20:19:04 sono stati utilizzati 4139 questionari su un totale di 4609, compilati in 1047 comuni. È doveroso sottolineare che le intensità maggiori o uguali al VI grado della scala Mercalli necessitano della verifica, sul posto, da parte di personale specializzato.
Alle ore 21:28:38 è stato localizzato un terremoto di magnitudo ML 3.5, a 5 chilometri a sud-est di Palata, in provincia di Campobasso con profondità di 9,8 chilometri. Alle ore 22:22:34 un ulteriore evento sismico di magnitudo Mw 4.4 è stato registrato a 4 chilometri a sud-est di Montecilfone(CB) e ad una profondità di 9,4 chilometri.
Alle ore 23:00 l'INGV ha pubblicato un aggiornamento della sequenza sismica di magnitudo inferiore che ha intervallato le scosse di maggiore magnitudo con riferimento alla stessa area epicentrale. Alle ore 01:02:42 del 17 agosto è stato rilevato l'ultimo terremoto di magnitudo rilevante, ML 3.1, a 5 chilometri a sud di Montecilfone (CB) e ad una profondità di 10 chilometri.
Analogamente al 14 agosto, le scosse di magnitudo maggiore sono state avvertite in numerose località dell'Italia centro-meridionale.
Scala di intensità, magnitudo locale (ML) e magnitudo momento (Mw)
Il concetto di magnitudo esprime l'energia sprigionata da un terremoto. Fu ideato dal sismologo americano Richter, nel 1935. Fino a quel momento la stima della grandezza di un evento sismico era espressa, esclusivamente, dalla determinazione degli effetti provocati (scale di intensità). Il limite di questa valutazione è rappresentato dal luogo in cui avviene il terremoto. Infatti, a parità di energia due terremoti uguali provocano effetti differenti in un deserto e in un centro ad alta densità di popolazione.
Il concetto di magnitudo Richter o magnitudo locale (ML) è basato sul presupposto che la grandezza di un terremoto può essere determinata direttamente dall'ampiezza di un sismogramma registrato da un sismografo standard chiamato Wood-Anderson. Esprime una misura della grandezza relativa tra terremoti e non una stima della reale grandezza dei terremoti. Il concetto di magnitudo momento (Mw), proposto da Kanamori, è basato sul parametro sismologico momento sismico. Rappresenta la migliore stima della reale grandezza di un terremoto. La sua determinazione richiede un certo tempo, a differenza della magnitudo Richter che è caratterizzata dalla rapidità con cui è calcolata. Le onde sismiche dei forti terremoti possono determinare una differenza tra magnitudo Richter e magnitudo momento, al punto da generare una saturazione della magnitudo Richter.