Sarebbe accaduto a Capri in una notte d'estate, nella suite di lusso di un albergo dell'isola azzurra. Una manager di un'azienda di alta moda, nazionalità francese, 33 anni di età, da diversi anni fedele habitué della 'perla del Tirreno', ha denunciato alla polizia di essere stata vittima di violenza sessuale dopo essere stata drogata. Il tutto, pertanto, accaduto una ventina di giorni fa, nel mese di luglio, in una struttura alberghiera di Capri (Napoli), dove la donna si trovava in vacanza. L'autore della violenza sarebbe un turista americano.

L'uomo, in base a quanto apprendiamo da alcune indiscrezioni di stampa, avrebbe approfittato dalla turista francese dopo averle offerto ospitalità per la notte nella sua camera d'albergo. La donna, infatti, era in vacanza sull'isola assieme ad un'amica - conoscente dell'americano - con la quale aveva affittato un'appartamento per le ferie a Capri. Alcuni problemi di agibilità della casa, però, sembrerebbero aver costretto le due vacanziere ad abbandonare l'abitazione e trovare 'rifugio' presso il turista statunitense.

I fatti

Come si legge nella denuncia querela, depositata presso la Procura della Repubblica del tribunale di Napoli, la vittima ha dichiarato che l'americano, coetaneo della donna, al rientro da un party in compagnia di alcuni amici, avrebbe approfittato della temporanea assenza della sua amica, per fare assumere alla turista francese delle sostanze stupefacenti nascoste all'interno di una bevanda.

Poi ne avrebbe abusato sessualmente. Entrambi i protagonisti di questa vicenda, tanto la vittima quanto il turista americano, si trovano attualmente all'estero. Sulla vicenda indagano gli uomini del commissariato di pubblica sicurezza della polizia di Stato di Capri. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Barbara Aprea, proseguono con il massimo riserbo.

Nei giorni scorsi sono state acquisiti i filmati del sistema di videosorveglianza dell'hotel.

La presunta violenza

Lo stupro si sarebbe, dunque, consumato con il 'supporto' di una sostanza stupefacente che sarebbe stata disciolta nel bicchiere, bevuta dunque dalla presunta vittima a sua insaputa, ed avrebbe reso impossibile qualsivoglia forma di reazione.

In seguito alla querela, sulla donna è scattato immediatamente il tradizionale protocollo previsto nei casi di abusi sessuali: la vittima è stata, infatti, sottoposta a tutti gli accertamenti per stabilire l'effettiva violenza subita e per recuperare eventuali tracce della presunta sostanza stupefacente disciolta nel bicchiere.