La notizia sta facendo il giro del mondo: nella mattinata di questo martedì 14 agosto, attorno alle ore 11.30, è crollata una parte del Ponte Morandi a Genova. Precisamente ha ceduto una porzione di strada di oltre 100 metri del ponte situato sull'autostrada A10 che attraversa il torrente Polcevera, fra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano. Il viadotto è precipitato su case, capannoni e automobili situate, al di sotto della struttura. I media nazionali parlano della presenza di varie vittime, al momento in cui scriviamo (ore 14,10) si parla di 11 morti, ma il timore di tutti è che il bilancio sia destinato tragicamente a salire.

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, del M5S, ha parlato di "immane tragedia e di vicinanza del Governo a tutte le persone coinvolte. Il ministero ha già allertato una commissione speciale. Domani mattina sarò sul luogo della tragedia, mentre il viceministro Rixi è già sul posto".

Il ponte venne progettato dall'ingegner Riccardo Morandi e fu costruito tra il 1963 e il 1967: venne poi inaugurato dal presidente Saragat a settembre 1967. Il viadotto complessivamente ha una lunghezza di 1.102 metri, un'altezza al piano stradale di 45 metri e tre piloni in cemento armato che raggiungono i novanta metri di altezza.

Le parole di due testimoni, un autista salvo per un soffio

Particolarmente significativa è un'intervista raccolta dal TG2 Rai a un camionista, Corrado Cusano, che aveva percorso con il camion il ponte appena pochi secondi prima del crollo.

L'uomo, ancora scosso ed emozionato, ha detto: "Avevo appena passato il viadotto. Guardando nello specchietto ho visto una grande sagoma che cadeva, era il ponte. Poi ho visto una grande luce, forse una centralina elettrica che è scoppiata. Eravamo fermi in coda e quando mi sono voltato i veicoli dietro non c'erano più. Pioveva molto forte.

Ho avuto un grande choc, ho proseguito in avanti col mio mezzo per andare a casa il più veloce possibile". Nel caso di questo autista sarebbe in effetti bastato qualche secondo di differenza riguardo al passaggio sul ponte e probabilmente sarebbe rimasto vittima del crollo.

Mentre un altro testimone, Alessandro Megna, ha detto al TG1 Rai: "Io ero fermo in una strada davanti al fiume, e ho visto venire giù il ponte come se fosse carta.

Ho stropicciato gli occhi perché pensavo di sognare, invece è venuto giù tutto davvero. E' caduto sul fiume e sulla ferrovia, sono choccato. E' stato come vedere crollare un pezzo della storia di Genova. Ho sempre pensato che fosse troppo vecchio".

Per qualsiasi evenienza la Protezione Civile ha diffuso un numero di telefono: 800640771.