Terminate le ricerche da parte dei Vigili del Fuoco nei confronti dei dispersi (il bilancio di 43 vittime potrebbe essere definitivo), continuano incessanti i lavori per la rimozione delle macerie. Domani pomeriggio il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ed il sindaco di Genova, Marco Bucci, consegneranno i primi 11 alloggi ad altrettanti nuclei familiari che sono stati costretti a lasciare la propria abitazione dopo il crollo del Ponte Morandi. La notizia è stata riportata dall'Ansa che cita come fonte i responsabili della struttura del Comune di Genova che si occupa delle assegnazioni.

Priorità viene data alle famiglie con bambini e anziani o disabili.

Genova non si arrende

Diversi genovesi sono stati costretti a lasciare la propria abitazione per motivi di sicurezza, a causa del crollo del ponte che ha letteralmente distrutto le abitazioni sottostanti. Ci sono inoltre cittadini non hanno perso la casa, ma hanno dovuto lasciarla temporaneamente, fino a quando l'intera area non sarà messa in sicurezza. Queste persone possono usufruire del servizio taxi gratuito per potersi spostare liberamente in città e, soprattutto, recuperare gli oggetti preziosi lasciati all'interno della struttura familiare. Le persone saranno scortate in casa per il recupero da personale della protezione civile e dei vigili del fuoco.

L'iniziativa nasce da un accordo tra l'amministrazione comunale e la Cooperativa Radio Taxi. Inoltre, è stato messo a disposizione un numero verde da chiamare in caso di necessità.

Il numero delle vittime è salito a 43

Nel frattempo, sono terminate le operazioni di ricerca tra le macerie e, sfortunatamente, il numero delle vittime è salito da 41 a 43, tuttavia la stima non è ancora del tutto ufficiale e potrebbe malauguratamente aumentare.

Le ricerche sono state estenuanti e drammatiche, nel corso dei lavori di scavo tra le macerie, purtroppo, sono stati ritrovati i corpi di altre persone come Mirko Vicini, operaio di 31 anni che nei tragici istanti del crollo era impegnato al lavoro nell'area sottostante. Purtroppo ha perso la sua battaglia contro la morte anche il camionista rumeno Marian Rosca che era stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni.

Ieri erano stati ritrovati senza vita i corpi degli ultimi dispersi, un intero nucleo familiare residente ad Oleggio, in provincia di Novara: Cristian Cecala, la moglie Dawna e la figlia Kristal di soli 9 anni.