Erano in viaggio dall'Albania all'Italia, due scafisti albanesi di 30 e 36 anni. Il loro potente motoscafo, dotato di motore fuori bordo, non è sfuggito ai mezzi aeronavali della Guardia di Finanza del Roan di Bari, che ieri mattina presto erano impegnati in un controllo di routine nelle acque del Canale d'Otranto. Proprio di fronte alla città adriatica, e precisamente al largo della località "laghi Alimini", i mezzi militari hanno intercettato l'imbarcazione che si dirigeva a forte velocità verso le coste idruntine. Il mezzo è stato quindi fermato per i controlli del caso.
Sul motoscafo droga per sette milioni di euro
Il mezzo nautico, un motoscafo semicabinato, lungo circa 8 metri, procedeva come detto verso le coste italiane a tutta velocità. I militari del Roan hanno quindi notato il potente mezzo nautico, visibilmente sospetto. Raggiunta l'imbarcazione, gli scafisti hanno accelerato cercando di seminare i potenti mezzi dei finanzieri di Bari. L'inseguimento è stato comunque breve e il natante sospetto è stato fermato. Un volta abbordato il gommone i finanzieri hanno trovato lo stupefacente. Si trattava di 700 chilogrammi di marijuana, divisa in circa 32 colli. La droga, probabilmente pronta per essere smerciata nella movida della città adriatica e lungo le coste salentine, una volta immessa sul mercato nero avrebbe fruttato circa sette milioni di euro.
Ai militari non è restato altro che condurre in carcere i due scafisti con l'accusa di detenzione e traffico internazionale di stupefacenti. Il motoscafo è stato condotto presso gli ormeggi della Sezione operativa della Guardia di Finanza di Otranto.
Pochi giorni fa episodio analogo a Brindisi
L'episodio di ieri è il secondo del genere in pochissimi giorni in Puglia.
Cinque giorni fa al largo di Brindisi, sempre i mezzi aeronavali del Roan di Bari, avevano infatti intercettato un gommone proveniente dall'Albania. A bordo del natante, nascosti sotto un telone, oltre 500 chili di marijuana. Anche l'operazione di ieri a Otranto, come spiegato già precedentemente per altri episodi analoghi, rientra in un vasto programma di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, che ormai ha la sua rotta consolidata tra le coste pugliesi e albanesi.
In questo senso è sempre attiva la collaborazione tra le autorità dei rispettivi Paesi. L'operazione, coordinata dall'agenzia "Frontex", e denominata "Themis 2018", fino ad ora ha portato al sequestro di 13 imbarcazioni e all'arresto di circa 33 persone.