A poche ore dallo stupro di una 15enne a Jesolo, per cui è stato fermato un senegalese irregolare, un nuovo fatto di cronaca sconvolge il Paese. Stavolta la vittima è una 17enne, che a Castellaneta Marina, provincia di Taranto, avrebbe subito abusi sessuali da parte di un 31enne di nazionalità marocchina, il quale stando a quanto emerso non potrebbe stare in Italia perché raggiunto da un precedente decreto di espulsione. L'aggressore avrebbe cercato di consumare un rapporto approfittando dello stato di ebbrezza della ragazza.
Tenta di abusare di una 17enne
I carabinieri di Castellaneta Marina e del NORM indagano sul caso della 17enne che sarebbe stata vittima delle attenzioni perverse di un 31enne, marocchino, che approfittando del suo stato alterato avrebbe cercato di abusare di lei. L'uomo, irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora, è ora in stato di fermo per violenza sessuale aggravata su minore.
Teatro dell'accaduto la spiaggia del litorale di Castellaneta Marina, in cui l'aggressore si trovava con altre persone. Avrebbe tentato un approccio forzato con la giovane ma, sorpreso dal fidanzato della vittima, sarebbe stato messo in fuga dopo una colluttazione in cui avrebbe incassato alcuni colpi che hanno reso necessario il ricorso alle cure mediche.
L'aggressore individuato dai carabinieri
I militari hanno individuato il 31enne e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto mentre si trovava all'interno del Pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, che aveva raggiunto a bordo di un'ambulanza del 118. Sprovvisto di documenti, risulterebbe già colpito da un ordine di espulsione dall'Italia, emesso dalla questura di Palermo.
Stando a quanto emerso, avrebbe tentato di baciare la 17enne, palpeggiandola al fine di consumare un rapporto sessuale. Il fidanzato della vittima si sarebbe accorto di quanto stava accadendo e sarebbe immediatamente intervenuto in suo soccorso, riuscendo a mettere in fuga l'assalitore.
Sale la tensione sul piano politico
La tensione politica sul tema degli irregolari mai effettivamente espulsi dalla nazione continua e ha trovato nuova linfa dopo i fatti di Jesolo, inerenti allo stupro di una 15enne in spiaggia.
La svolta sarebbe arrivata con il fermo di un 25enne senegalese, eseguito dalla polizia su ordine emesso dalla procura di Venezia.
Notizia commentata a tinte forti dal vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che con un post su Facebook ha descritto l'uomo indiziato della violenza sessuale come di un soggetto con "diversi precedenti penali" e "condannato (inutilmente) a lasciare l'Italia".