Grave e preoccupante episodio di violenza ieri sera a Bari, al termine della manifestazione 'Mai con Salvini', promossa da vari gruppi antirazzisti. Verso le 22, quando il corteo era già terminato, un gruppo di cinque persone si è trovato a passare vicino alla sede del movimento di estrema destra Casapound, in via Eritrea. Secondo la versione dell'europarlamentare de L'Altra Europa con Tsipras Eleonora Forenza, testimone degli eventi, il gruppo si sarebbe imbattuto in una donna eritrea, con un bimbo nel passeggino, che appariva spaventata. A quel punto, sarebbe scattata l'aggressione nei loro confronti da parte di vari attivisti di Casapuond, che avrebbero fatto uso anche di cinghie e tirapugni.

Ferita seria alla testa per Antonio Perillo

Una delle due persone rimaste ferite nel pestaggio è l'assistente della già citata attivista ed eurodeputata Forenza, Antonio Perillo, che è giunto al pronto soccorso della clinica Mater Dei con una seria ferita alla testa. Nell'aggressione, inoltre, sarebbe rimasto coinvolto un altro esponente politico, Claudio Riccio, già candidato alle elezioni con Liberi e Uguali, in quota Sinistra Italiana. In seguito alle prime indagini sui fatti avvenuti, 30 attivisti di Casapuond sono stati condotti in questura per le procedure di identificazione.

La versione di Casapuond e il clima in città

Come era facile aspettarsi, la versione fornita dai militanti di Casapound in merito a quanto accaduto è completamente discordante da quella dei manifestanti.

Secondo gli attivisti di estrema destra, il gruppetto di cinque persone avrebbe transitato nei pressi della loro sede con intenti ed atteggiamenti provocatori (la zona era presidiata fin dal pomeriggio dalle forze dell'ordine ed il corteo non era stato autorizzato a passarvi, ma l'aggressione si è verificata a manifestazione ormai conclusa).

Sempre secondo Casapound, non si sarebbe dunque trattato di aggressione, ma di reazione dopo esser stati provocati. Resta il fatto che la violenza estrema messa in campo, tale da causare almeno un ferito grave, desta preoccupazione.

La zona dei fatti, dove si trova la sede di Casapound, è all'interno del quartiere Libertà, uno dei più difficili di Bari dal punto di vista della convivenza tra italiani e migranti. Appena una settimana fa, qui era arrivato in visita il ministro dell'Interno Matteo Salvini e qualche mese prima era stata messa in campo una petizione per cacciare gli stranieri irregolari.