La Commissione del Ministero dei Trasporti ha sentenziato senza possibilità di appello: le misure prese da Autostrade nei confronti delle problematiche del Ponte Morandi erano insufficienti e inappropriate se relazionate all'entità dei problemi. Inoltre, la stessa relazione aggiunge che Autostrade avrebbe potuto desumere l'avanzamento dei problemi strutturali del ponte ma solo con molta incertezza. Secondo i tecnici del Mit, poi, sarebbero anche state nascoste delle informazioni utili alle autorità competenti, mentre la verifica della sicurezza del viadotto non è mai stata eseguita.

La relazione attribuisce insomma ad Autostrade dell'Italia delle pesanti responsabilità su quanto è successo.

Una verifica sulla sicurezza mai fatta e informazioni nascoste da Autostrade per l'Italia

Entro il 31 marzo 2013 il viadotto Polcevera sarebbe dovuto essere oggetto di un'approfondita verifica sulla sicurezza per il rischio di collasso, verifica che secondo i tecnici del Ministero non sarebbe mai stata effettuata, nonostante il quadro generale dello stato dell'opera fosse preoccupante già da anni. Inoltre, da quanto si apprende, all'interno dei documenti del progetto di Autostrade per l'Italia per la manutenzione del viadotto si trovavano valori completamente inaccettabili, in seguito ai quali il Ponte Morandi sarebbe dovuto essere messo in sicurezza senza ulteriori perdite di tempo.

L'accusa mossa quindi verso la società è di aver omesso delle informazioni chiave nelle comunicazioni col Ministero, che non hanno permesso alla vigilanza di essere a conoscenza di alcuni elementi imprescindibili. La procedura di verifica della sicurezza messa in opera da Autostrade per l'Italia, inoltre, risulta essere del tutto inappropriata per prevenire crolli e certificare la sicurezza nei confronti del collasso.

Ciononostante, essa continua ad essere utilizzata sul resto della rete in concessione al gruppo. La relazione della commissione definisce anche la società Autostrade per l'Italia incapace di governare i problemi derivanti dall'invecchiamento e dal degrado delle strutture in concessione. Infine, venendo alla motivazione tecnica del collasso del Ponte Morandi, secondo il rapporto la causa principale sarebbe da ricercare non tanto nella rottura degli stralli, quanto nel collasso di uno degli altri elementi strutturali, la cui resistenza era ormai minata dal processo di degrado cui l'opera era sottoposta.