Vicenda curiosa quella che giunge dalla provincia di Lecce, in particolare dal Capo di Santa Maria di Leuca. Qui infatti, risiede un uomo di 50 anni, il quale, dopo alcune indagini partite nel 2015 dalla Polizia Postale, è stato ora condannato a nove mesi di reclusione senza sospensione della pena dal Tribunale Penale di Lecce. L'accusa è quella di frode, poiché avrebbe letteralmente realizzato false recensioni per numerosi locali in Italia, inserendole su Tripadvisor, noto portale che pubblica le recensioni riguardo a bar, ristoranti e hotel. Chiunque fosse entrato nelle grazie dell'uomo avrebbe potuto ottenere una recensione del suo locale, ovviamente falsa e positiva, sotto il pagamento di una somma prestabilita di denaro.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale e nazionale, l'uomo avrebbe pubblicato circa mille recensioni.

La scoperta

Tutto è cominciato nel lontano 2015, quando un ristoratore del Friuli Venezia Giulia, ricevette nella sua casella di posta elettronica un annuncio pubblicitario, con il quale l'autore del reato informava della possibilità di inserire interi pacchetti di false recensioni, tutte positive, su Tripadvisor, previo pagamento in denaro. La richiesta ha subito insospettito il ristoratore che, incuriosito da quella strana richiesta, ha voluto indagare e capire di cosa si trattava. Una volta che il commerciante accettava, l'uomo incassava il denaro, o su carta prepagata Poste Pay o tramite un bonifico bancario.

Le cifre variavano dalle 100 alle 240 euro. Il ristoratore friulano quindi ha denunciato tutto alla Polizia Postale di Trieste che, insieme ai legali di Tripadvisor, ha fatto chiarezza sulla vicenda. Si è così scoperto che il 50enne salentino, era stato già indagato precedentemente per truffa e che purtroppo la sua piccola attività di vendita di articoli domestici è fallita qualche anno fa.

Quindi aveva messo su l'attività di vendita delle false recensioni, cercando di far quadrare i conti personali. Il piano avrebbe funzionato per diverso tempo, e il "venditore di recensioni" avrebbe incassato 8.000 euro. Questo denaro è ovviamente ora considerato proveniente dall'attività illecita.

Soddisfazione dei vertici di Tripadvisor

La società statunitense ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell'operazione denominata dai militari "Fake Food". Proprio Brad Young, Associate General Counsel di Tripadvisor, ha dichiarato come il procedimento sia unico nella storia di internet. Per la prima volta, nonostante l'inserzione di false recensioni sul web sia da sempre un reato, il responsabile è stato mandato in prigione. La stessa società si dice pronta a collaborare da sempre con le istituzioni dei vari Paesi, per tutelare i numerosi clienti che ogni giorno visitano il sito e si fidano delle recensioni presenti su di esso.