Una singolare presa di posizione per combattere il ‘fenomeno’ del manspreading. Anna Dovgalyuk ha deciso di diventare la paladina di tutte le donne che lottano contro la fastidiosa invasione di spazi da parte degli uomini in metropolitana. Per attirare l’attenzione delle autorità sulla questione la ventenne di San Pietroburgo (Russia) ha studiato un particolare stratagemma. Per dissuadere i maschietti dall’allargare un po’ troppo le gambe ed invadere anche il posto altrui la modella ha gettato acqua e candeggina sulle parti intime del maleducato di turno.

Inoltre Anna ha deciso di condividere la sua esperienza facendosi filmare mentre è ‘all’opera’ in metro.

I video sono stati successivamente pubblicati sulle pagine social della Dovgalyuk e, nel giro di poco tempo, sono diventati virali. La performance della avvenente ragazza russa ha fatto il giro del mondo con numerosi media che hanno dato grande risalto all’eclatante gesto. La ragazza ha sottolineato che in Russia si fa poco rispetto ad altri paesi per arginare il fenomeno.

'Il manspreading è un'aggressione di genere'

In tal senso l’attivista ha probabilmente preso spunto dalla protesta delle donne madrilene che sono riuscite ad ottenere un provvedimento, con tanto di pannelli informativi, in cui si invita gli uomini a non invadere gli spazi altrui.

Per Anna il manspreading è un’aggressione di genere che dovrebbe essere affrontata con maggiore vigore da parte delle autorità russe. La ventenne ha anche precisato i motivi per i quali ha scelto di utilizzare acqua e candeggina per punire coloro che in metropolitana allargano un po’ troppo le gambe. “La candeggina mangia i colori del tessuto ed il mix utilizzato e trenta volte più concentrato rispetto a quello utilizzato dalle casalinghe per il bucato”.

Un autentico ‘sfregio’ nei confronti dei maleducati. “In questo modo contrassegniamo i colpevoli” - ha ironicamente sottolineato la modella.

'I colpevoli vengono contrassegnati'

Non sono poche, però, le persone che hanno manifestato perplessità in relazione alla protesta di Anna.Per alcuni si tratterebbe di una montatura con le vittime che non sarebbero altro che degli attori.

La ventenne ha immediatamente rispedito le accuse al mittente evidenziando che nessuno andrebbe alla polizia per denunciare una macchia sui jeans. Da rilevare che la ventenne si definisce un’attivista sociale e non è la prima volta che si rende protagonista di clamorose prese di posizione.

Nello specifico la Dovgalyuk aveva manifestato il proprio disappunto nei confronti di coloro che in pubblico riprendevano le parti intime delle donne sotto le gonne. In quell’occasione la russa diffuse un filmato in cui si mostrava in biancheria intima.